Episòdio
Dal greco epeisodion, composto di epi ‘dopo’ e eisodos ‘ingresso (del coro, nella tragedia greca)’
Sostantivo maschile.
1. Ciascuna delle parti dialogate o serie di scene in cui si articolava l’antica tragedia greca, tra uno stasimo e l’altro, dopo l’ingresso del coro: erano generalmente quattro, e l’ultimo, che seguiva lo stasimo finale, si chiamava esodo.
Narrazione, fatto secondario o comunque in sé concluso che s’inserisce nell’azione principale di un romanzo, di un dramma, di un poema: l’episodio della monaca di Monza nei "Promessi sposi".
Dramma, romanzo, film a episodi: che si compongono di più racconti o azioni staccate, seguendo un filo conduttore o svolgendo un generico tema comune.
2. (estensione, letterario) Digressione dall’argomento principale del discorso o della narrazione: non volendo risolvere con formole semplici questioni complicate, né allungar troppo un episodio, tralasceremo anche d’esporle (Manzoni).
(estensione) In musica, strofe intermedia tra l’una e l’altra ripresa del tema o della strofe principale.
3. (figurato) Fatto d’armi, azione secondaria di una battaglia: si è distinto in molti episodi di valore.
Avvenimento della vita, caso, avventura, considerati in sé stessi: un episodio triste, lieto; ho assistito a un curioso episodio.
Fatto, manifestazione a carattere occasionale, cioè non frequente o ripetuto o sistematico: la sua scorrettezza va considerata come un semplice episodio in un comportamento generale sempre corretto.
(scienza) Evento o manifestazione di carattere specifico ben definito e limitato nel tempo: episodi vulcanici.
(medicina) Manifestazione morbosa accessoria e comunque sporadica nel quadro clinico di una malattia: episodi emotivi, episodi confusionali.
Una (parola) giapponese a Roma
Parole [pa’rol]
Voce francese, propriamente ‘espressione’.
Sostantivo femminile invariabile.
1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole: "passo parola"), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo temporeggiare per poter scoprire il gioco degli altri e fare eventualmente un rilancio, rinuncia a favore del giocatore successivo al suo diritto di proporre la posta del gioco.
2. Nella linguistica di F. de Saussure e delle scuole che ne derivano, il termine (che in questa accezione è di uso internazionale) designa l’atto linguistico individuale e la particolare espressione concreta che ne risulta; si contrappone alla langue.
Langue [lang]
Voce francese, propriamente ‘lingua’.
Sostantivo femminile invariabile.
Nella linguistica di F. de Saussure e delle scuole che ne derivano, il termine (che in questa accezione è di uso internazionale) designa la lingua, ossia il linguaggio, come insieme di sistemi collegati gli uni agli altri, i cui elementi (fonemi, parole, ecc.) hanno valore soltanto nelle relazioni di equivalenza e di opposizione che li collegano; come tale, la langue è una convenzione sociale, che consente agli individui di una comunità di comunicare tra loro, e si contrappone alla parole.
Diciottesimo libro, quarto indizio
Però? Non può essere così tranquilla la storia, e allora andiamo con la tragedia: non arriva un figlio, ma arriva una malattia. Una malattia brutta, per la moglie. Il marito cerca di tenere all’oscura la moglie della sua situazione, ma questa lo scopre comunque.