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Sulle posizioni di Alemanno rispetto al centrodestra che verrà (e in particolare al Pdl) ho già scritto abbastanza (qui e qui). Oggi è solo il caso di notare come Berlusconi negli ultimi giorni sia bersaglio del “fuoco amico”, da Alemanno a Formigoni (entrambi dicono che è meglio il voto anticipato dell’inerzia del governo, coadiuvati da quel Casini che hai visto mai possa tornare a dire la sua nel centrodestra). Ma soprattutto – e qui sta l’autentico punto di rottura – basta alla lista di nominati à la Minetti e primarie il prima possibile perché, c’è poco da fare, il Pdl necessita già ora di un nuovo leader.
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