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Ottimo successo per la presentazione ieri sera di “Welcome Talent”, l’iniziativa organizzata a Milano dal Italents e Controesodo. Un primo, concreto segnale, di un Paese che sta reindirizzando le proprie antenne verso il capitale umano qualificato all’estero. Qualcosa ora si muove… per davvero!
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L’articolo su Corriere Milano dell’11 ottobre 2011:
Agevolazioni e sconti fiscali
per far ritornare i «cervelli»
Il Comune: un portale che incentivi domanda e offerta
MILANO – Prendiamo gli incubatori d’impresa Digital Magic e BrainSparks. Ventotto aziende ad alto tasso d’innovazione in via Orobia, a due passi da piazzale Lodi. Bene: oggi questo manipolo di cervelli sta pensando di emigrare nel Canton Ticino. «Visto lo sfratto, siamo costretti a lasciare la sede attuale entro dicembre. Gli svizzeri ci hanno fatto una proposta scritta ad affitto zero», va al sodo Gabriele Gresta, 39 anni, vicepresidente di Digital Magics e membro del cda Brainsparks.
Il comune di Milano si sta dando da fare per trovare uno spazio a costi accessibili. Inoltre Palazzo Marino spera addirittura di riportare a Milano i cervelli italiani in fuga. A rendere realistico l’obiettivo è una nuova legge d’iniziativa parlamentare (primi firmatari Enrico Letta, Pd, e Maurizio Lupi, Pdl). In sostanza, gli italiani che tornano a lavorare nel nostro Paese godranno per tre anni di consistenti agevolazioni fiscali. Leggi: tagli all’Irpef. Ma non basta. Servono anche aiuti sul fronte burocrazia (spesso gli italiani che vogliono tornare hanno un partner straniero). Oltre che per la ricerca di un’assunzione e di un alloggio a Milano. «E’ proprio su questo che stiamo lavorando – assicura Cristina Tajani, assessore al Lavoro di Palazzo Marino -. Vogliamo creare un portale per favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro».
Al progetto contribuirà la società di executive search Carter & Benson. L’iniziativa, inoltre, conta sulla collaborazione di due associazioni, ITalents e Controesodo. Interessate le imprese, seppure con tutte le cautele del caso. «Il rientro dei talenti non può che andare a vantaggio del nostro sistema – dice il direttore di Assolombarda, Antonio Colombo -. Certo, non deve trattarsi di dichiarazioni d’intenti velleitarie. Ma noi ci siamo e siamo pronti a dare il nostro contributo di idee».
Il progetto piace anche a Expo Spa. Che vorrebbe trasformare gli italiani che lavorano all’estero in ambasciatori naturali della manifestazione. Non solo. Spiega l’ad della società, Giuseppe Sala: «L’idea è di creare uno spazio fisico dentro l’Expo per i cervelli italiani che lavorano all’estero. Ovviamente l’opportunità sarà riservata ai migliori progetti in materia di alimentazione».
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