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Eppure è uno dei grandi

Creato il 15 settembre 2015 da Manuel
Con 36 anni sulle spalle, Joaquin Rodriquez arriva per l’ennesima volta vicino al colpo grosso in un Grande Giro, che forse non vincerà più. Nonostante questo la sua carriera è comunque da migliori del gruppo. Eppure è uno dei grandiSono pochi gli atleti in gruppo che possono vantare di essere stati competitivi nei Gran Tour (con diversi podi conquistati nelle classifiche generali) e nello stesso tempo pluri-vincitori di classiche. Lo spagnolo Rodriguez è uno di questi pochi. Debuttante tra i professionisti nel 2001 con la ONCE, Rodriguez (foto; wieler.be)può vantare un bilancio complessivo, tra classifiche finali delle corse di tre settimane e classiche da finisseur (la sua qualità principe) tra i migliori dell’ultimo decennio. Il suo rapporto con i Grandi Giri è sempre stato amaro, in qualche caso amarissimo. Tra tutti il secondo posto al Giro 2012, chiuso alla miseria di 16” dal canadese Rayder Hesjedal, seguito dal terzo posto alla Vuelta dello stesso anno, quando fu Contador con un’azione che fece saltare il banco ha strapparli una maglia rossa che pareva un caso chiuso. Nel 2013 arrivò l’amarissimo argento nella Firenze iridata. Uomo da Muro di Huy per le sue caratteristiche da scattista con grandi doti di fondo, ha vinto diverse volte la Freccia Vallone e anche al Giro di Lombardia è diventato un pluri-vincitore in pochi anni. Un ciclista per tutta la stagione, con un rendimento medio complessivo altissimo nella seconda parte della sua carriera. Ora l’obiettivo potrebbe essere l’Olimpiade che a quanto pare regalerà un percorso selettivo come da un pezzo non si vedeva. Fermo restando che per quando il fascino d’Olimpia sia il più grande, Rodriguez vi arriverebbe a 37 anni compiuti. Viste le caratteristiche del prossimo Mondiale, non è da escludere che possano essere invece i 5 cerchi il suo stimolo per il futuro, anche se nel futuro abbastanza prossimo c’è anche un altro Lombardia all’orizzonte.

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