
Normalmente siamo sempre attratti da ciò i cui contorni sono poco definiti; insomma da qualsiasi cosa racchiuda in sé di ignoto e buio. Appaiono in continuazione sulla scena elementi che sono in grado di dare o togliere conferme agli studi finora eseguiti, e questo in più campi. Accade per fossili, ma anche utensili e microrganismi, o organismi di cui neppure si immaginava l'esistenza o che si ritenevano ormai estinti. Indizi in grado di portare indietro anche di milioni di anni l'orologio della Storia. Ma in certi casi si va anche oltre. Sono infatti stati ritrovati dei reperti la cui inspiegabilità è il discrimine fondamentale rispetto ad un qualsiasi altro oggetto appartenuto ad ere passate. Oggetti così vicini a noi da poter essere ritenuti come prese in giro, dato il loro incredibile essere. Si trovano in collezioni private, ma anche in musei pubblici, nascosti in mezzo ad altri reperti più tradizionali.
Spiccano piccole statue, i cui disegni sono di un'incredibile bellezza e che provocano anche stupore. Si tratta di ciò che noi potremo definire come non congruo con il plausibile periodo di datazione. Alcune statue possono rivelarci tracce di un passato diverso; molto diverso. Quella di ciò che ha tutta l'aria di essere un astronauta, emerge forse con più forza rispetto a molte altre. Ma non è un pezzo unico; ne esistono altre, dove sono rappresentati uomini con quegli che hanno tutta l'aria di essere caschi e




Simili ai quadri per il contenuto esistono molte monete, appartenute a popoli lontani nello spazio e nel tempo, dove sono rappresentati veri e propri dischi volanti e, in questo caso, non può esserci spiegazione differente. Le figure lì rappresentate parlano chiaro, e l'appartenenza a differenti civiltà ci rendono la ricerca di una verità univoca e riferita a ciò che di esse si conosce sempre più complessa.
Statuette di diverso genere, ma simile significato, risalenti a circa 17000 anni fa sono state trovate in Africa, si chiamano Nomoli, ed hanno una caratteristica interessante. Posseggono una cavità, all'interno della quale è stata inserita una sfera di acciaio e cromo. L'acciaio cromato, però, è tutt'altro che antico, stando alle nostre conoscenze; la sua creazione è datata 1904, a Gratz, in Austria. Se di un falso si trattasse, però, non ci sarebbe molto di cui parlare. Potrebbe essere uno scherzo; ma studi radiografici realizzati sulla statua prima ancora di aprirla hanno rivelato che in essa era contenuta la sfera già da migliaia di anni, in quanto nessuno vi aveva mai messo mano prima

Un altro oggetto, ancora più sconvolgente, è stato rinvenuto in Texas. In mezzo ad uno strato roccioso molto ricco di fossili di più specie animali e vegetali ne è emerso uno che a prima vista ha da subito ricordato un dito umano; completamente pietrificato. Una cosa impressionante, se si pensa a quelli che sono i normali tempi che conducono ad un avanzato processo di sedimentazione; ancora di più controllando le analisi su di esso fatte. Quello che poteva sembrare un dito, in realtà poteva essere altro, ma analisi radiografiche e non solo hanno evidenziato la sua genuinità confermando anche il midollo osseo, sostituito nel corso del tempo da sali minerali. Ma allora la nostra specie può avere ancora più anni di quanti non si creda? Chi lo sa; intanto un elemento

Andando oltre, ma tornando all'Egitto, incontriamo un altro strano tema, di cui questo canale ha già parlato, vale a dire le cosiddette "Lampade di Dendera". Ci troviamo a Tebe; qui, nel Tempio di Dendera, sono stati rinvenuti dei bassorilievi che hanno fatto emergere un qualcosa di molto molto strano. Infatti, ciò che poteva apparire come la rappresentazione di strumenti utili a riti religiosi per venerare le divinità, in realtà ha incuriosito i ricercatori. Appena dieci anni dopo da questa scoperta, fu creato un oggetto, il tubo di Krux, col quale erano prodotti raggi-X. E a ben guardare il geroglifico, la stessa rappresentazio

Altri oggetti molto importanti sono di tutt'altra fattura e genere: si tratta di monili rinvenuti in una tomba egizia. La loro forma, però, più che avvicinarsi a libellule o uccelli, e non poco, aerei e, più in generale, mezzi aerei.
Impronte umane, poi. Cementificate e rinvenute in posto impensabili; retrodatabili di

Ma gli oggetti che forse sono più sconvolgenti di tutti non rappresentano alcun uomo, astronauta, o niente di simile; sono un vasetto ed un martello. Qual'è la loro particolarità? Hanno milioni di anni. Esaminiamo il primo. Come può però essere possibile che un vasetto esistesse moltissimo tempo prima che noi uomini, seguendo almeno la linea cronologica che antropologi e scienziati hanno dettato? Questa è una domanda alla quale, al momento non si riesce a rispondere, soprattutto in virtù del fatto di sapere come questo oggetto è stato rinvenuto. Un operaio dell'Oclhaoma nel 1912 trovò un pezzo di carbone di grandi dimensioni; troppo grandi per poterne consentire un qualsiasi utilizzo. Si munì allora di uno strumento per romperlo e, assestato un colpo secco lo spaccò, ma la frattura rivelò qualcosa di assolutamente inatteso. Il carbone si forma in milioni di anni, come si sà, e veniva estratto da miniere; un destino simile subì quello stesso pezzo, che

Il martello, invece, ha un destino simile, salvo il fatto di essere stato rinvenuto fuso dentro una fromazione rocciosa vecchia di 140 milioni di anni. Fu rinvenuto in Texas, in una formazione calcare, nel 1934.
Ufficialmente gli scienziati sono scettici in maniera manifesta. Questo in quanto, essendo per loro, come sappiamo bene, ben più recente la nostra specie di quanto non ci dicano questi oggetti ed avendo avuto un certo percorso evolutivo, allora tutto ciò che non rientra in questa linea precisa, semplicemente non può essere. Ma se, invece di dire subito no, questo non può essere così, si cercasse di capire come mai questi oggetti esistono e cercassimo di ascoltarli, forse riusciremo a capire meglio. Potremo scavare ancora più a fondo nelle nostre identità, nel nostro passato ed in quello della stessa Terra. Forse non tutto è come crediamo e dovremo anche cercare di evitare interpretazioni probabilmente erronee. Andare oltre ci può permettere di capire e sapere meglio e di più di quanto non si sappia concretamente; probabilmente c'è qualcosa da scoprire, qualcosa di inquietante e sconvolgente, e potremo accorgerci di essere in ritardo, certe scoperte, infatti, ci farebbero riposizionare indietro l'orologio della nostra storia di moltissimi anni e riusciremo a togliere velami che ci occludono la vista della realtà più vera. Quella che, ancora, dobbiamo finire di conoscere.