
La mostra, curata da Alberto Mattia Martini, presenta 16 opere che illustrano al meglio la sua ricerca artistica e il processo creativo che ne è alla base.
Il titolo stesso Equilibri e Fratture s’ispira proprio all'analisi che Luca Cervini mette in atto per realizzare le sue opere.
L’immagine, infatti prende vita proprio dalla contrapposizione, ma anche da una sintonia tra l’equilibrio e la frattura, al cui interno si trovano i pensieri, le riflessioni che Cervini attraverso la realtà digitale rielabora, distorce e trasforma in opera fotografica.
Come sottolinea il curatore: “L’equilibrio è la costante analisi introspettiva che l’artista persegue nel tentativo di trovare un’armonia con il sé e conseguentemente con l’altro, la ricerca del significato e del senso, che egli cerca di acquisire per poi poterla trasmettere al fruitore. Nella frattura invece vive il cambiamento, l’energia, la forza dell’emozione, del perenne desiderio di rinnovamento, di alzare lo sguardo ed assorbire l’orizzonte, scorgendo una continua attiguità tra immaginario e reale”.
Protagonista delle immagini di Cervini è anche il tempo nel suo scorrere inevitabile. La “malinconia surreale”, che contraddistingue l’opera dell’artista lecchese, riflette su temi come la morte, ovvero su quella frattura che separa l’essenza dell’uomo dalla sua assenza definitiva.
Catalogo in galleria.
Luca Cervini è nato a Merate (LC) nel 1984. Ha frequentato studi di grafica pubblicitaria, interessandosi parallelamente all'arte nelle sue varie declinazioni che vanno dalla fotografia, al cinema, al fumetto. Vive e lavora a Paderno d’Adda (LC).
12 maggio - 26 giugno
Officine dell'Immagine - Via Atto Vannucci 13, Milano