Il turno infrasettimanale di Premier League non è stato positivo per le prime tre in classifica. Il Chelsea di Mou ha fallito la fuga facendosi raggiungere, a tre minuti dalla fine, sul campo del West Bromwich. Il vantaggio realizzato da Ivanovic aveva illuso i Blues, ma Anichebe con un’incornata chirurgica ha punito Cech. L’Arsenal, che ospitava il non insuperabile Manchester United, non è andato oltre un deludente 0-0 rimanendo così ad un punto dalla capolista. Ne avrebbe potuto approfittare il Manchester City, ma niente da fare: i Citizens sono stati bloccati dal maltempo (rinviato il match con il Sunderland) e con una partita in meno sono a -3 dal Chelsea (potenzialmente primi).
La Premier League non risultava così incerta da anni: dietro al terzetto di testa, infatti, si sono fatte sotto sia il Liverpool che il Tottenham. I Reds, grazie ad un rigore di capitan Gerrard in pieno recupero, hanno espugnato in rimonta Craven Cottage (2-3) portandosi a sole quattro lunghezze da chi comanda. Ad Anfield sperano che sia arrivato il momento giusto per tornare a vincere (24 anni dopo l’ultima affermazione). Gli Spurs, nonostante il ritardo di sette punti, hanno cambiato marcia con l’esonero di Villas-Boas e la promozione a guida tecnica di Tim Sherwood (precedentemente secondo del portoghese).
Tralasciando i freddi numeri, il borsino vede in netto rialzo le quotazioni di Chelsea e Liverpool, costanti quelle del City, mentre sono in calo quelle dell’Arsenal. I Gunners dopo la caduta di Anfield Road, dove hanno subito un pesante 5-1, dimostrano di avere il fiato corto e probabilmente non saranno in grado di reggere il ritmo fino alla fine. Gerrard e compagni volano, ed hanno conquistato il settimo risultato utile consecutivo grazie ad un coppia d’attacco stellare: Suarez e Sturridge, 39 reti in due. L’assenza delle Coppe (a cui invece partecipano tutte le altre) sarà un ulteriore aiuto, ma onestamente la difesa del Liverpool non ci sembra all’altezza.
La nostra panoramica restringe dunque la lotta per la conquista del titolo a due squadre, Chelsea e Manchester City. E la polemica scoppiata nelle ultime settimane tra Mourinho e Pellegrini viene a conforto della nostra tesi: i due tecnici hanno fiutato il vero nemico reciproco. Come abbiamo ben imparato dalle conferenze stampa da allenatore dell’Inter, lo Special One (rinominatosi Happy One) ha puntato il suo principale rivale cercando con la sua abile dialettica di metterlo sotto pressione (nel caso specifico parlando dei soldi spesi nel mercato di gennaio).
Sicuramente andremo avanti così: tra vittorie, colpi bassi, sorpassi e controsorpassi. Le rose delle due ci sembrano le più complete: i Blues hanno campioni navigati ed esperienza da vendere, gli Sky Blues sono tecnicamente più validi ma hanno meno abitudine alla vittoria. Vecchie conoscenze del nostro campionato potrebbero risultare decisive da una parte e dell’altra. Il camerunese Eto’o, fido scudiero del portoghese, è il riferimento offensivo dei londinesi; il montenegrino Jovetic, finalmente recuperato, potrà dare il suo apporto alla causa dei Citizens.