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Equipaggio internazionale di nove persone al lavoro nel laboratorio orbitante

Creato il 04 settembre 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

I membri dell'equipaggio della Soyuz, Sergei Volkov della Roscosmos, Andreas Mogesen dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea) e Aidyn Aimbetov dell'Agenzia Spaziale Kazaka hanno raggiunto i loro colleghi di Spedizione 44 quando i portelli fra il veicolo spaziale Soyuz TMA-18M e la Stazione Spaziale Internazianale (ISS) si sono aperti ufficialmente alle 6:15 a.m. EDT (le 12:15 ora italiana).

Il Comandante di Spedizione 44, Gennady Padalka della Roscosmos, così come gli Ingegneri di Volo Scott Kelly e Kjell Lindgren della NASA, gli Ingegneri di Volo Oleg Kononenko e Mikhail Kornienko della Roscosmos e Kimiya Yui della JAXA (l'Agenzia Aerospaziale Esplorativa Giapponese) hanno dato il benvenuto ai nuovi membri dell'equipaggio a bordo della loro casa orbitale, segnando la prima volta fin dal 2013 che nove persone si trovano contemporaneamente a bordo della ISS.

La Soyuz TMA-18M era attraccata al boccaporto del modulo Poisk alle 7:39 UTC (le 9:39 ora italiana) dopo una perfetta manovra di avvicinamento e 'flyaround' alla stazione spaziale eseguita con il pilota automatico mentre sorvolavano il Kazakhstan.

Il volo di due giorni della Soyuz si è svolto regolarmente tranne quando, nella giornata di ieri mattina, si erano vissuti momenti di tensione quando un relitto di un razzo lanciato dal Giappone nel 1998 si trovava in rotta di collisione con la Soyuz. Il Controllo Missione nei pressi di Mosca, d'intesa con quello NASA, ha ordinato al comandante Volkov una manovra per evitare il relitto e tutto è andato per il meglio.

L'equipaggio completo svolgerà diversi esperimenti di biologia, biotecnologia, fisica e scienza della Terra - ricerche che hanno ricadute nella vita sulla Terra.

I tre nuovi arrivati permettono alla Roscosmos di ruotare gli equipaggi e il veicolo spaziale Soyuz.
Volkov rimarrà a bordo della stazione per i prossimi sei mesi, rientrando nel marzo 2016 assieme ai due membri della missione 'One Year' Kelly e Kornienko a bordo della Soyuz TMA-18M. Padalka, che era stato lanciato a marzo con Kelly e Kornienko a bordo della Soyuz TMA-16M, tornerà sulla Terra con quel veicolo spaziale l'11 settembre assieme a Mogensen e Aimbetov, lasciando Kelly al comando di Spedizione 45. Lindgren, Kononenko e Yui resteranno a bordo della stazione fino alla seconda metà di dicembre. Ogni Soyuz non può rimanere in orbita più di sei mesi.

Equipaggio internazionale di nove persone al lavoro nel laboratorio orbitante

La Soyuz TMA-18M ormai a pochi metri dal boccaporto del modulo Poisk della ISS.
Credit: NASA TV

Riuniti all'interno del modulo di comando Zvezda della stazione, Volkov e i suoi compagni hanno potuto parlare brevemente con i familiari e responsabili spaziali che si trovavano al Centro Controllo Missione russo, vicino a Mosca.
"Stiamo bene, ogni cosa è andata bene e siamo pronti per i nostri compiti," ha detto Volkov.
Mogesen, il primo cittadino danese nello spazio, ha detto che gli ci è voluto circa un giorno per ambientarsi all'assenza di peso. "E' una sensazione molto interessante," ha detto. "Al momento che il razzo si è spento e siamo rimasti in assenza di peso, mi sono sentito come mi avessero rivoltato. Per il primo giorno mi sembrava di essere appeso dalle gambe con la testa verso il basso. Ma dopo circa un giorno, questa sensazione è svanita, e ora mi sento abbastanza bene in assenza di peso. Ma ci è voluto un pò per adattarmi ad esso."

Questa Soyuz trasporta anche delle apparecchiature che verranno utilizzate a bordo del laboratorio orbitante. Una di queste, la Skinsuit dell'ESA, aiuterà gli astronauti a combattere i potenziali problemi di schiena in microgravità. La spina dorsale di alcuni astronauti si è allungata fino a 7 cm in assenza di peso, causando dolore. La Skinsuit assomiglia alle tute che sono appositamente progettate per simulare le forze gravitazionali della Terra e costringere il corpo dalle spalle ai piedi. L'astronauta dell'ESA Andreas Mogensen metterà alla prova questa speciale tuta per la prima volta nello spazio come parte della sua missione a bordo della stazione spaziale.
Testare quest'abbigliamento nello spazio potrebbe aiutare gli astronauti a combattere il senso di mal di schiena nelle missioni di lunga durata. Inoltre la Skinsuit ha degli usi potenziali per gli anziani che hanno problemi alla spina dorsale e persone che soffrono di mal di schiena sulla Terra. La tuta potrebbe inoltre anche essere utilizzata come un elemento di sostegno per le persone con condizioni come la paralisi cerebrale, una malattia che colpisce il movimento, il tono e/o la postura muscolare.

Equipaggio internazionale di nove persone al lavoro nel laboratorio orbitante

Situazione dei veicoli attraccati alla ISS.
Credit: NASA

Diverse ricerche a bordo della stazione spaziale impiegano dosimetri per raccogliere informazioni sulle radiazioni spaziali e gestire l'esposizione per fornire protezione ai membri dell'equipaggio, e più dosimetri sono in viaggio per la stazione a bordo di questa Soyuz. L'esperimento Area PADLES (Area Passive Dosimeter for Life-Science Experiments in Space) aiuta i ricercatori raccogliere dati per la progettazione di apparecchiature di monitoraggio delle radiazioni per gli astronauti. Questa conoscenza può migliorare la progettazione delle strutture interne che proteggono gli occupanti dei veicoli spaziali dalle radiazioni. Gli scienziati possono anche utilizzare i dati per sviluppare dispositivi di protezione per le persone che lavorano in aree mediche o industriali con l'esposizione potenziale a radiazioni.


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