Un tassello dopo l'altro
Per una società civile senza vivisezione
Ieri, 19 luglio 2012, il Corpo Forestale dello Stato ha iniziato le operazioni di sequestro dell'allevamento di cani beagle destinati alla vivisezione "Green Hill" su disposizione della Procura di Brescia. Tra le accuse: maltrattamento di animali all'interno dell'allevamento.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA esprime i suoi rallegramenti per questo importante passo verso la chiusura di strutture di detenzione quali Green Hill, complici dell' "industria dello sfruttamento" di animali destinati alla vivisezione.
Tale industria è colpevole sia del martirio di milioni di animali ogni anno sia della riproposta di un paradigma scientificamente errato: la sperimentazione animale.
Da anni molte voci autorevoli della scienza si sono levate contro questa fallace pratica, richiedendo l'uso esclusivo di metodi scientifici, affidabili, basati sull'uomo per l'uomo, nonché incredibilmente più economici e rapidi delle inesatte e dispendiose prove su animali.
Tali voci sono sempre più supportate dalla maggior parte dell'opinione pubblica, contraria alla sperimentazione animale (86 % secondo lo scorso sondaggio EURISPES).
La lotta contro Green Hill ne è stata recentemente il pretesto (facendo leva sulla forte empatia con i cani beagle detenuti a Montichiari) anche se non sono mancate contestazioni "tout court" della sperimentazione animale.
I presupposti per il superamento della vivisezione sono ormai a tutti evidenti e dunque non è il momento di abbassare la guardia, in quanto una prossima e auspicata chiusura di Green Hill non è che un primo passo verso l'abolizione della vivisezione.
Dobbiamo vigliare sulle operazioni di sequestro di Green Hill affinché i cani vengano assicurati ad associazioni animaliste competenti, ma soprattutto dobbiamo essere vigili sul recepimento in Italia della direttiva europea 2010/63. Stiamo vivendo un "passaggio epocale".
Proprio per colpire il cuore del problema il Comitato Scientifico EQUIVITA, insieme alla LEAL e a prestigiose personalità del mondo scientifico, ha lanciato l'Iniziativa dei Cittadini Europei
STOP VIVISECTION
Un' opportunità irripetibile basata sull'articolo 11 del trattato dell'UE che mira all'abrogazione della direttiva vigente e alla riscrittura di una nuova legge europea che superi la sperimentazione animale e renda obbligatori i metodi sostitutivi, unici pertinenti per la specie umana, oltre che eticamente accettabili.
Per informazioni sull'iniziativa visita il sito www.stopvivisection.eu e attivati in prima persona per la raccolta-firme cartacee. E' un'iniziativa di tutti, in quanto siamo tutti (oltre agli animali) vittime di questa scienza fallace.
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