Lama di rasoio
di Massimo Lugli
Newton & Compton 126p., € 0,99
isbn : 978-88-541-5261-8
Il vicequestore Marcello Mastrantonio è a pochi giorni dalle agognate ferie, in una Roma assolata con colleghi e soprattutto “Comma”,capi, che rompono ha già provveduto a fare le valigie e comprato un biglietto aereo.Mejo annà via,sparì prima che quarcheduno cambi idea! Peccato che il Comma gli chiede di visitare un centro di assistenza agli animali , na robba da poco, du cani sconcicati, e famme sto piacere ‘a Marcè!
Mastrantonio parte e va a Bracciano si ritrova in una struttura New Age dove pitbull e mastini sopravvissuti a combattimenti clandestini vengono amorevolmente curati. Il vicequestore viene a sapere che spesso sono degli zingarelli ad accompagnare i cani feriti in ambulatorio, così si fa il solito giro nel campo ROM di un amico dove non riesce a tirare fuori un ragno dal buco in compenso scopre che i tergicristalli nuovi della sua Punto dovevano servire a qualcuno dei suoi ospiti.Quando il -3 sul calendario gli ricorda che manca ancor meno alle ferie, fra una sessione di Tai Chi e una colazione macrobiotica, arriva la telefonata che non ti auguri: un architetto incaprettato al letto,vestito con intimo da donna è stato trovato sgozzato e non è tutto, un’altra vittima, una giovane donna, poche ore dopo, è stata rinvenuta sgozzata in casa sua,(stessa mano? Stessa arma?) anche lei era omosessuale e per giunta ex veterinaria del centro New Age. “Sta scritto su la porta der curato: chi s’empiccia mor’ammazzato”, e Marcello a due giorni dalle ferie, ne farebbe volentieri a meno de ‘mpicciarse de sto caso che se fa sempre più ingarbugliato, ma è no sbirro ed è nella sua natura andare fino in fondo costi quel che costi.
Nella collana da 0,99 centesimi di Newton & Compton troverete dunque questo racconto inedito di Massimo Lugli, uno dei migliori Hard boiled writer che abbiamo in Italia, anzi il suo genere si potrebbe battezzare tai chi boiled, visto la passione per la cultura marziale orientale che mostrano di avere tutti i suoi personaggi.
di Luigi De Rosa
di Trilussa
Che cane buffo! E’ dove l’hai trovato?
Er vecchio me rispose: E’ brutto assai,
ma nun me lascia mai: s’è affezionato…
nun è de razza, è vero,
ma m’è fedele e basta.
Io nun faccio questioni de colore:
l’azzioni bone e belle
vengheno su dar core
sotto qualunque pelle.
40.636589 14.407012