Chi come me ha amato gli Stormy Six, gruppo riconoscibile per la loro unicità tra canzone politica e rock progressivo, capace di suonare del buon rock italiano, e magari ha nelle vene un pò di sangue lucano sarà certamente emozionato nel riscoprire questa canzone, i tre fratelli di Venosa che parla di un periodo oscuro e nebuloso della storia italiana. La canzone fa parte del loro secondo albun, L'Unità, uscito nel 1972 (già! 40 anni fa...) concept album che rilegge in chiave antiretorica parte del Risorgimento italiano.
Faceva molto caldo in Lucania
nel Luglio ottocentosessantuno
e la gente si sentiva già tradita
da un'Italia non voluta e non capita.
Quel fucile alzato al cielo e mai usato
non è pronto per Vittorio Emanuele
tre fratelli contadini di Venosa
si rifiutano di metter la divisa.
Con le foglie dell'autunno sulla strada
è difficile seguire i loro passi
già si è sparsa qua e là la loro fama
coi briganti han firmato un proclama:
"Contadini rimasti sulla terra
non avrete proprio nulla da temere,
su nei boschi siamo tanti e bene armati
e i soprusi saranno vendicati".
Con il freddo dell'inverno nelle ossa
e la voglia del fuoco di un camino
i fratelli contadini sono stanchi
e camminano nel chiaro del mattino
Il ventuno di Gennaio Sant'Agnese
i soldati hanno teso un'imboscata
li hanno uccisi a un chilometro da casa
li han portati sulla piazza di Venosa
Magazine Italia
Era il 1972 e gli Stormy Six cantavano di 3 fratelli contadini a Venosa
Creato il 07 settembre 2012 da Giuseppe Melillo @giuseppemelilloPotrebbero interessarti anche :