Era il mio gatto

Due giorni fa è morto Terù. Era il mio gatto.Da qualche mese stava così così per via di un tumore, un linfoma oculare già metastatizzato al cervello. Qualche folle veterinario aveva persino proposto una chemioterapia che, per fortuna, abbiamo avuto la decenza di rifiutare.L'altro giorno, a casa, lo hanno trovato sdraiato sul parquet, con l'espressione beata. Niente di strano: dormiva sempre.Questa volta, però, invece del suo russare incessante che i più sprovveduti scambiavano per fusa affettuose, il silenzio.Aveva 13 anni, su per giù. C'era quando ho fatto la maturità, quando sono andato a vivere fuori di casa, quando mi sono laureato e persino quando ho conosciuto Cinzia.Quando voleva attirare l'attenzione e farsi accarezzare fino in fondo alla schiena, alzando la coda per avviare la mano che stava finendo, ti saliva sulla pancia con tutte e quattro le zampe e cominciava una sorta di massaggiante vendemmia. Adesso, credo, sarà in una specie di paradiso dei gatti dove nessuno gli rompe le scatole se lascia i peli sul divano e può fare la pipì dove vuole. In libertà.