Non è un Paese per vecchi?
Non è manco più un paese per vecchi stando alle ultime statistiche che rilevano l'emigrazione in crescita, anche in termini di età media: non solo fuga di giovane materia grigia, ma anche di mature teste grigie che all'estero trovano una maggiore agiatezza economica e possono godersi la pensione da signori laddove il costo della vita è meno della metà del nostro.
Ma nonostante questo fenomeno in crescita, qui in Italia di vecchi ce ne sono, e tanti.
Essi rappresentano la ricchezza culturale del nostro paese e sono il patrimonio umano dell'ultimo secolo che di storia e cambiamenti ne ha vissuti a dismisura.
Mi piace osservare gli anziani e immaginare il loro trascorso, sapendo che loro hanno visto e vissuto il cambiamento di un'intera nazione.
Gli uomini saranno stati giovani balilla o futuri partigiani?
E le donne che prima del '46 non potevano votare, non avevano la lavatrice, né la televisione?
Tanti di loro non avevano il telefono in casa e non avrebbero potuto immaginare che oggi il telefono se lo sarebbero portato nel taschino.
E' come vedere la vecchia Italia che cammina, quella delle gioie e dei dolori, una schiera di pensionati che affollano gli uffici postali e i supermercati prima delle 10 del mattino, che han sempre fretta (ma dove devono andare?!) e che guardano i giovani con aria interrogativa.
La stessa peraltro con la quale ci guardiamo noi allo specchio, cari nonni.
Tutto questo per dire quanto mi piaccia il progetto fotografico NOT MY NONNI, una galleria di immagini della non più giovane Italia, da seguire sul sito o sul profilo Instagram.
E se anche voi amate fotografare gli anziani potete taggare la vostra foto #notmynonni: non si accumulano anni di contributi e non si vince niente, nemmeno un biglietto di sola andata per la Tunisia. Ciao belli.
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