Malva silvestris
Comune nei terreni incolti e nei prati, la malva selvatica (malva silvestris) è una pianta spontanea molto diffusa, utilizzabile sia in cucina che per le sue proprietà officinali. Nell’antica Roma era infatti considerata una prelibatezza e utilizzata per le sue capacità emollienti, soprattutto nella cura di infiammazioni della cute e delle mucose.
Le foglie e i fiori di malva possono essere utilizzati crudi, aggiunti alle insalate, come base per zuppe oppure lessati. In questo caso sono anche un ottimo ripieno per ravioli e polpette.
Oltre alle foglie è possibile utilizzare le radici: sono leggermente analgesiche e si possono strofinare sulle gengive per pulire i denti.
Le radici si raccolgono in autunno, le foglie in primavera e i fiori dalla primavera all’autunno. Le radici possono essere essiccate al sole o in forno a calore moderato e conservate in sacchetti. Le foglie e i fiori possono essere essiccati all’ombra e conservati rispettivamente in sacchetti e barattoli.
Infine un suggerimento: se si hanno dubbi nell’identificazione delle piante, meglio non raccoglierle. Esistono infatti piante simili con effetti opposti.