Il recente omicidio di Gaetano Lavini, ragazzo di appena 18 anni, ha riportato in auge il problema della criminalità organizzata in città.
A muovere nuovamente i passi per sensibilizzare la città sul fenomeno della delinquenza e della malavita è stata l’associazione antiracket cittadina di Radio Siani che, assieme al Presidio libera ed una parrocchia facente parte di questo gruppo, ha organizzato un incontro con i ragazzi dell’istituto Iovino-Scotellaro , una scuola media situata in via Cuparella, roccaforte del clan Birra che controlla quella parte della città.
Dall’incontro con i ragazzi della scuola media è emersa l’esigenza da parte di questi di più luoghi di aggregazione invocando anche l’aiuto dell’amministrazione locale. ”Già da qualche anno noi abbiamo iniziato a lavorare con i ragazzi del territorio per sottrarli alle insidie della strada – dichiara Giuseppe Scognamiglio -, ma se oltre alle scuole e al lavoro di qualche realtà come la nostra non ci sono altri presidi di legalità, di cultura, di aggregazione questi giovani saranno abbandonati a sé stessi, con il serio rischio di essere risucchiati nel vortice della criminalità organizzata”
Gli organizzatori dell’incontro hanno in programma altre riunioni come quella che si è tenuta ieri in via Cuparella, poichè non è solo li che è necessario intervenire.