A volte, solo avolte per fortuna, Seavessi vede riemergere prepotenti nell’Infanta i geni della materna sventatezza, del materno pensiero laterale, della materna visione sempre un filo fuori fuoco.Seavessi non sa se esserne contenta o no, visto che questa prospettiva sempre appena distorta, il trovare il nucleo della questione dove per gli altri c’è l’insalatina di contorno, è da un lato ciò che la condanna ad essere sfanc irrisa quando chiede di essere accompagnata al cinema, dall’altro ciò che rende un’avventura la sua vita casa-lavoro-Infanta.
Venerdì pomeriggio l’Infanta è arrivata a casa con il lavoretto per la festa della mamma; il lavoretto in sè ha mandato in brodo di giuggiole Seavessi:trattavasi infatti di un fu-vasetto di pesto, con dentro un cuore di das fissato al tappo con uno stecchino, il tutto contentente acqua abbondantemente addizionata di luccichini e porporina.Seavessi nutre un vergognoso debole per le bocce con la neve dentro, che di nascosto dal resto della famiglia colleziona e nasconde in un cassetto dove ogni tanto butta uno sguardo da drogata; quindi il lavoretto era fatto giusto giusto per fare breccia nel Seavessi-cuore.Sembrava finita lì (a parte il fatto che Seavessi si chiede, inquieta, cosa ne abbiano fatto le maestre dei 12 bottoni * 43 bambini = 516 bottoni richiesti perentoriamente un mesetto fa).E invece no.Seavessi-lettone, sabato mattina, interno giornoInfanta _mammapapà, vi dicio la poesia!Seavessi _oh amore mio dolce, fragola nel mio bellini, anche la poesia! Ma sei bravissima!Infanta _shhhh. Dicio la poesia per la festa della mamma.Seavessi _ ok, shhh.Infanta _ (non siamo riusciti a decifrare le prime due frasi)...(omissis)..è tutto più dolce con te, mamma!Al mattino con un bacioMi risvegli dalla nanna...
(girandosi veso MaritoNP)AUGURI PAPA’!!!!!!!!
( Tu Dabo, uit lov)