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Eremo dei Camaldoli di Napoli, i colori della primavera

Da Webmonster @mariomonfrecola

Trascorrere la Pasquetta all’ eremo dei Camaldoli di Napoli è un’esperienza sempre piacevole e rilassante.
Siamo in uno dei punti più alti della città (circa seicento metri), in un’atmosfera che ricorda un piccolo centro di collina, lontani mille miglia dal traffico caotico e dai rumori metropolitani.

Quando posso, torno volentieri in questo luogo silenzioso dove il tempo sembra scorrere lentamente, le giornate sono scandite dalle preghiere delle suore di Santa Brigida, religiose provenienti da ogni angolo del mondo dedite alla vita del monastero.

Il giorno di Pasquetta è possibile pranzare all’interno del convento ed apprezzare la cucina della comunità religiosa. Questa esperienza culinaria mi manca, conto di rimediare presto.
Posso invece confermare - ancora una volta – la magica vista del belvedere, la possibilità di apprezzare il panorama del golfo di Napoli, il Vesuvio che sovrasta il mare, la bellezza di Nisida, le isole in lontananza e lo spettacolo della zona flegrea.

Per gli amanti delle passeggiate, è imperdibile una visita al bosco dei Camaldoli, ricco di sentieri in una fitta vegetazione di castagni.

Per chi desidera conoscere l’eremo dei Camaldoli, può guardare il video dell’aprile 2008 che girai in quella dolce primavera.

Sono tornato ieri e, a distanza di cinque anni, ho ritrovato le medesime atmosfere di allora: il tempo, in questo luogo santo, sembra essersi fermato.
Aggiungo al mio reportage pasquale questi due ulteriori scatti primaverili, augurio – per voi amici Lettori – di vivere  una nuova stagione colorata e profumata.

Pasquetta all'eremo dei Camaldoli

Pasquetta all'eremo dei Camaldoli

MMo



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