ASINO CHI NON LO DICE
Amici miei, quando l’ho letto non ci volevo credere: ieri, 1 dicembre, giornata mondiale contro l’AIDS (il cui vero significato per certi simpatici bigotti sembra continuare a essere Auspicato Intervento Divino Sanzionatore), è circolata in RAI una direttiva (qualcuno dice di origine ministeriale, ma al ministero negano) che ordinava, come ai tempi della peggiore censura fascistoide, di NON PRONUNCIARE mai, nemmeno una volta, per tutto il giorno, la parola tabù “profilattico”.
Lo riporta stamattina in prima pagina il Corriere della Sera, che riferisce di un’email “con priorità alta” mandata dalla tv di Stato a conduttori e giornalisti di Radio 1:
“Il ministero [della Salute!!!!] ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei rapporti sessuali…”
Da notare che Radio 1 aveva per l’appunto in programma (guarda caso) un lungo speciale sull’argomento. Sarebbe un po’ come vietare ai radiocronisti di “Tutto il calcio” di pronunciare la parola “palla”: ne saranno usciti pazzi, quei poveracci…
Ricordando che qualcuno ha già sulla coscienza milioni di africani, per essere andato a dirgli non tanto di non pronunciarlo, quanto proprio di non usarlo (!), e in attesa di circolari che proibiscano anche “intelligenza”, “pensiero”, “onestà”, “libertà” e “civiltà” (tutte cose che comunque in vatikaliA-lobotom italY sono state già da tempo abolite di fatto), approfitto della mia fortuna di NON lavorare per la RAI per scrivere un paio di volte, o qualcosolina di più, il nome del Benedetto Coso che può salvarci doppiamente la vita, poiché agisce come barriera protettiva sia nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili, sia nei confronti della bomba atomica demografica destinata a spazzarci via nel giro di pochi decenni. Giuro e certifico di averlo digitato ogni singola volta, perché si tratta di una questione troppo seria, per banalizzarla con un copia e incolla:
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Mi sono stancato (l’ho scritto solo, simbolicamente, una volta per ogni anno della mia vita).
Ma potete andare avanti voi, se volete.