Zdravko Tolimir (a destra) con Mladic all'epoca della guerra
L'uccisione dei tre rappresentanti militar-politici dei musulmani bosgnacchi a Žepa, Mehmed Hajrić, Amir Imamović e Avdo Palić, secondo il Tribunale dell'Aja rappresenta un crimine di genocidio poiche' doveva servire come esempio che non vi era speranza per la sopravvivenza della popolazione musulmana nell'enclave. Esma Palić, moglie dell'ucciso comandante dell'armata della BiH a Žepa, Avdo Palić, ritiene che la sentenza a Tolimir "e' aspettata e giusta" e ha commentato che collui che aveva ordinato la cattura e l'uccisione di suo marito e' forse piu' responsabile di quello che in effetti aveva commesso l'esecuzione su comando. "Festeggio non perche' Tolimir e' stato condannato all'ergastolo, ma perche' ha vinto la giustizia", ha detto Esma Palić. La presidente dell'associazione "Madri delle enclavi Srebrenica e Žepa", Munira Subašić, ritiene che Zdravko Tolimi sia uno dei maggiori responsabili per l'uccisione di 22 membri della sua famiglia. Munira Subašić ha seguito all'Aja la lettura della sentenza e ha commentato che la condanna a Tolimir e' una piccola consolazione per le vittime. Ha aggiunto pero' che la sentenza per genocidio e' importante perche' fara' parte della storia: "Quello che e' stato presentato in questo caso e' soltanto una piccola parte di tutto quello che noi abbiamo vissuto a Srebrenica nel 1995", ha concluso Munira Subašić.
Per quanto riguarda le reazioni nella Republika Srpska, il presidente del Parlamento dell'entita' a maggioranza serba della Bosnia Erzegovina, Igor Radojčić, ha giudicato che la condanna all'ergastolo suscita l'idea che si usino due pesi e due misure quando si prendano in considerazione le recenti sentenze pronunciate nei confronti dei generali croati Ante Gotovina e Mladen Markač, nonche' quella all'ex comandante dell'esercito kosovaro, Ramush Haradinaj. Il direttore del Centro per le indagini sui crimini di guerra della Republika Srpska, Janko Velimirović, ritiene che si debba aiutare Tolimir nel processo d'appello affinche' "siano negate le qualifiche indicate nel processo di primo grado". Per Velimirović il problema riguarda la parte della sentenza in cui si parla "di associazione per commettere genocidio". L'avvocato Krstan Simić ritiene invece che "la sentenza a Tolimir e' anche una sentenza a Ratko Mladić", poiche' il verdetto indica Tolimir come "la lunga mano, le orecchie e gli occhi del generale Mladić".
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.
Errata corrige: per errore in trasmissione è stata indicata quella contro Tolimir come sentenza definitiva, mentre si tratta della sentenza di primo grado, come correttamente risportato nella corrispondenza.