Eric Gerristen (Sky): ''Priorità all'intervento sui download illegali''

''Intervenire sui download illegali dei contenuti e' ormai una ''priorita' assoluta''per tutelare lo sviluppo industriale del settore audiovisivo, dimostratosi in questi anni tra i piu' dinamici in Italia e in grado di creare lavoro, valore, sviluppo''.

Lo ha sottolineato oggi il Vice President di Sky Eric Gerritsen nel suo intervento al Forum Public Affairs svoltosi in Campidoglio, a Roma.

''La tutela del copyright e delle opere dell'ingegno - ha detto il top, manager Sky - devono rappresentare una priorita' assoluta nell'azione del legislatore e del regolatore'', perche' ''l'estrema semplificazione nella realizzazione delle pratiche illegittime determinata dall'evoluzione tecnologica si sposa con un deficit culturale che rende intangibile la gravita' della pratica illegale, con conseguenze che aggravano le condizioni di un settore chiave dell'industria''.

Gerritsen ha anche sottolineato che l'evoluzione del settore audiovisivo, grazie alla forza acceleratrice del digitale, ha modificato radicalmente le caratteristiche del comparto, allargandone i confini ed abbattendo molte della barriere che in passato ne hanno ingessato le componenti. Oggi gli operatori del settore competono tra di loro in un mercato aperto. Esistono tuttavia forti asimmetrie normative tra gli operatori provenienti dai segmenti tradizionali del comparto, ovvero i broadcaster televisivi pubblici e privati, ed i nuovi soggetti affacciatisi al segmento attraverso le potenzialita' distributive offerte dalle tecnologie IP, ovvero gli operatori ''over the top. Quest'ultimi, pur configurandosi come operatori televisivi a tutti gli effetti, in grado di competere con i primi per attrarre il medesimo pubblico, non sono ad oggi vincolati dalle norme e dagli obblighi previsti per i broadcaster tradizionali, particolarmente in tema di autorizzazioni, quote di investimento e produzione, tutela dei minori, tetti pubblicitari. Grazie a questi differenti vincoli, la competizione appare fortemente sbilanciata a vantaggio dei newcomer, spesso rappresentati da multinazionali dotate di forti capacita' di penetrazione del mercato e scarsa propensione al rispetto delle normative fiscali locali''.