Ma chi è Erick Thohir?
Indonesiano, 43 anni fra otto giorni, una vaga somiglianza con il cantante coreano PSY, celebre per il suo Gangnam Style, Thohir ha in realtà poco da scherzare e il suo impero è lì a testimoniarlo. La sua famiglia è proprietaria di Astra International, azienda indonesiana partner di brand importanti dell’automotive quali Toyota (primo produttore di veicoli del mondo), Peugeot e Daihatsu, divenuta importante anche per aver conquistato i settore dei servizi finanziari e delle infrastrutture.
E’ però il mondo dei media il terreno sopra il quale Erick ha costruito le sue fortune: con la sua Mahaka Media, fondata nel 1993, Trohir fa capo a importanti quotidiani locali come Republika, a stazioni radio, a una televisione e a delle riviste sportive di ampio seguito. Non è tutto: altre due televisioni possedute in compartecipazione con un altro uomo di potere, Anindya Bakrie, più svariati interessi nel settore pubblicitario, nell’e-ticketing e nell’editoria on-line (se fate un giro sul seguitissimo sito Vivanews, beh, è suo pure quello).
Cosa manca per tracciare l’identikit del nuovo Berlusconi? Semplice, lo sport. Thohir è un fanatico dello sport (e del business che esso porta con sé): egli detiene una percentuale dei Philadelphia 76ers nel basket americano, mentre sempre negli States ha acquisito i DC United, franchigia che detiene quattro trofei vinti nella Major League a stelle e strisce. In patria, invece, è a capo della Federazione della pallacanestro all’interno della quale è presidente di ben due società.
Tra i tanti indizi che portano a Trohir, uno su tutti lo avvicina sensibilmente a Massimo Moratti: “Mio padre – disse un giorno Erick – mi ha sempre insegnato ad avviare gli affari con dei soci, mai da solo; solo così si possono gestire al meglio”. Da quel momento Moratti ha iniziato a decidere per il bene dell’Inter…