Il punto di partenza è stato l’architettura, poi si è aggiunto lo spazio come termine per oggettivarla. L’ispirazione è il risultato della loro interazione tradotta nell’origine della funzionalità per incarnare le strutture sociali, le logiche di business. Innovazione e distruzione; splendore e decadenza, filosofia e romanticismo, maschile e femminile sono le fonti per sviluppare questo nuovo capitolo: l’architettura si contrappone allo spazio come i materiali si contrappongono alle superfici. Con la collezione Primavera-Estate 2015 Stefano Pilati continua a esplorare e abbinare contraddizioni apparenti. La nuova Ermenegildo Zegna Couture ricerca e sviluppa una silhouette e un atteggiamento che evolve dalle due collezioni precedenti. Le silhouette sono definite con maggior evidenza nei volumi – lo spazio – e nel loro grafismo – l’architettura. Le righe sono presenti in tutta la collezione come veicolo per rimarcare un esercizio di stile in cui formalità e tempo libero respirano la stessa languida allure estiva.
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