Magazine Poesie

Ernesto “Che” Guevara (1928-1967)

Da Paolo Statuti

che guevara

Anna Świrszczyńska

Alla memoria di „Che” Guevara

Vado tra le pallottole,

accanto cammina la mia Leggenda,

essa non morirà.

Vado lungo una valle di scuro pianto,

lungo possenti paesaggi di disperazione.

Chiamo i morti e i vivi,

si alzano,

i vivi simili ai morti, così senza forza,

i morti simili ai vivi, così minacciosi.

Non sanno parlare, non hanno

volto. Io sono

il loro volto, la lingua ardente

della loro gola.

Vado tra le pallottole,

la mia Leggenda procede accanto,

ha il muso di leonessa,

sei ali

come sei cascate

di vittoria.

Quando cadrò strada facendo,

la sua pesante patetica scarpa

oltrepasserà il cadavere

come cosa irrilevante.

Andrà non trattenuta

con la gola di un toro,

da questa gola scaturirà

ieratico un canto

su di me.

La mia Leggenda

condurrà i morti e i vivi

più lontano di me.

(Versione di Paolo Statuti)

(C) by Paolo Statuti



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