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Erode è sempre vivo

Creato il 30 ottobre 2015 da Ritacoltellese
Da: Il Messaggero
Erode è sempre vivo
È stato ritrovato in un'auto il corpo di un bimbo rifugiato scomparso a Berlino nei primi giorni di ottobre. 
Si tratta del piccolo Mohammed, bosniaco, del quale era stata denunciata la scomparsa: l'identità del bimbo ritrovato senza vita è stata ufficialmente confermata dalla polizia dopo l'autopsia.
Il proprietario dell'auto, arrestato, ha confessato alla polizia di aver ucciso Mohammed. L'uomo, di 32 anni, di cui ancora non si conoscono le generalità è attualmente sotto interrogatorio. L'autore del delitto, che non vive a Berlino ma in un paese del Brandeburgo, la regione attorno alla capitale, è stato arrestato dopo la segnalazione alla polizia di sua madre, che lo aveva riconosciuto nelle nuove immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso che gli investigatori avevano diffuso negli ultimi giorni. Quando la polizia è arrivata per arrestarlo, l'uomo è scappato, provando a fuggire in auto, ma è stato bloccato.
Gli inquirenti non si sbilanciano sui motivi del delitto. L'uomo non era conosciuto dalla polizia, aveva avuto molti anni fa un problema con la giustizia ma per un caso minore e assai diverso da quello attuale.
Mohamed era arrivato a Berlino con i due genitori e altri due fratelli ed era scomparso il primo ottobre dal sovraffollato piazzale dove è situato l'edificio dell'agenzia regionale per la salute e gli affari sociali (Lageso), nel quartiere di Moabit. Lì la famiglia era in coda per registrarsi e avviare la pratica del diritto d'asilo. Un attimo di disattenzione e Mohamed è scomparso dal campo visivo della madre. Le ricerche sono andate avanti per 4 settimane, gestite da una speciale unità della polizia berlinese che ha ricevuto 350 segnalazioni dai cittadini.

Erode è sempre vivoLe immagini delle telecamere (benemerite, giacché aiutano a scoprire tanti autori di crimini, alla faccia di chi non le vorrebbe per un malinteso senso del diritto alla "privacy") mostrano questa sfortunata innocente creaturina che affida la sua manina ignara alla mano del suo assassino che lo conduce via. La fiducia degli innocenti, che si affidano ai mostri ignari del buio che c'è nella loro mente, fa struggere il cuore. Dopo tanto cammino ed essere scampato a tanti tipi di morte, Mohammed è finito nelle mani di un lurido pedofilo. Onore alla madre del mostro che l'ha denunciato, povera donna, ma ribadisco che per questi reati ci vuole solo la pena di morte per l'empio assassino.  

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