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Errore fatale

Creato il 23 gennaio 2014 da Ilnazionale @ilNazionale

Milan Verona23 GENNAIO – Chi sbaglia paga. Un frase forse inflazionata ma pur sempre attuale. E domenica sera nel posticipo contro il Milan è successo proprio questo. Un imperdonabile errore di Gonzalez – schierato per l’occasione nel ruolo per lui inusuale di terzino destro – è costato una dolorosa sconfitta, al termine di un incontro che Maietta & C. non meritavano assolutamente di perdere. Un vero peccato perché la prestazione dei gialloblù è stata decisamente convincente, e senza la colossale ingenuità commessa dal difensore uruguaiano, ora parleremmo sicuramente di tutt’altra partita. Nonostante infatti le pesanti assenze di Toni – nemmeno convocato causa influenza – e Jorginho – ahimè ceduto al Napoli, giusto un giorno prima del match del Meazza – la squadra di Mandorlini non ha assolutamente demeritato di fronte all’undici rossonero, guidato in panchina dall’esordiente Clarence Seedorf. Dopo una ventina di minuti nei quali i gialloblù hanno sofferto l’offensiva dei padroni di casa, con il passare del tempo il Verona ha rialzato la testa iniziando a tessere buone trame di gioco ed arrivando anche in un paio di occasioni ad impensierire Abbiati. Unica nota dolente, ribadita anche da Mandorlini nelle interviste post gara, è stata l’incapacità di finalizzare il buon lavoro svolto. In buona sostanza, come si suol spesso dire in gergo calcistico, è venuto a mancare il cosiddetto “ultimo passaggio”. Sicuramente l’assenza di Toni, per come il Verona aveva preparato la partita, è risultata alla fine determinante. Cacia, schierato al suo posto ed in possesso di tutt’altre caratteristiche, è risultato quasi evanescente, tanto da obbligare Mandorlini a sostituirlo a poco meno di mezz’ora dalla fine. Nonostante i forti timori della vigilia, è stata invece più che soddisfacente la prova di Cirigliano, erede naturale designato di Jorginho. Nessuno ha mai pensato che il giovane centrocampista argentino potesse far “dimenticare” in così poco tempo il giocatore brasiliano, tuttavia se si tiene conto che era soltanto alla sua terza presenza in campionato, per di più reduce da oltre un mese di inattività, le premesse per il futuro non possono che essere positive. In sostanza una sconfitta del tutto immeritata e quindi dura da digerire, maturata su rigore a pochi minuti dal termine solo a causa di un’ingenuità difensiva – non me ne voglia il buon Gonzalez – che con un pizzico di attenzione in più si sarebbe sicuramente potuta evitare. Ora l’imperativo è quello di mettere da parte i complimenti per ritrovare subito la massima concentrazione in vista dei prossimi impegni, alcuni dei quali – Roma e Juve in casa – addirittura proibitivi. Rischio di essere ripetitivo – anche se non sono certo l’unico – ma la priorità rimane sempre quella di archiviare quanto prima la pratica salvezza.

Enrico Brigi
twittwer: @enrico_brigi

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