- Pubblicato Sabato, 28 Giugno 2014 08:16
- Scritto da Elisabetta Bonora
Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Il 26 giugno l'ESA ha organizzato un interessante hangout, "How do we journey to a comet?", per raccontare l'entusiasmante avvicinamento della sonda Rosetta alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Fred Jansen, mission maneger, il nostro connazionale Andrea Accomazzo, direttore di volo e Padma Yanamandra-Fisher del Colorado Space Institute, coordinatore per le osservazioni astronomiche della cometa, hanno raccontato i prossimi passi della missione e risposto alle molte domande arrivate da appassionati e fan tramite i social network, me compresa!
Quesiti molto vari, tipo:
- Perché Rosetta è stata messa in ibernazione?
- Come comunicate con Rosetta e quanto bisogna aspettare per una risposta?
- Il punto di atterraggio verrà scelto utilizzando un algoritmo automatico o un'ispezione visuale?
- Che cosa succede quando Rosetta o Philae si trovano vicino alla cometa se si verifica un outburst?
- Quando sarà al perielio 67P?
(Ora è visibile sono dall'emisfero meridionale.
Raggiungerà il perielio il 15 agosto 2015 con una magnitudine 13 circa.
Sarà visibile con un binocolo ma non ad occhio nudo) - Perché fu scelta la cometa 67P? E ancora, cosa ne sarà di Rosetta dopo la cometa?
Le domande sono state davvero molte.
Io ho chiesto quali condizioni di illuminazione, rifrazione e opacità dovranno affrontare i ccd delle fotocamere di Philae, perché, lo confesso, immagino che il nucleo di una cometa in attività sia un ambiente molto difficile dove scattare una foto!
Al mio quesito ha risposto Fred Jansen al minuto 49:20 del video.
In sostanza, bisogna tener presente che Rosetta sta vivendo un'avventura davvero nuova e per quanto siano state fatte osservazioni e simulazioni, come sarà veramente lo scopriremo solo quando saremo li.
Fred Jansen spiega che gli strumenti di bordo sono fatti per lavorare in una varietà di condizioni di luce ma il tempo di esposizione sarà effettivamente impostato poco prima dello sbarco vero e proprio, quando ne sapremo di più sulla densità dell'atmosfera della cometa.
Philae ha due batterie che funzionano per circa 16 ore o giù di li dopodiché devono essere ricaricate con i pannelli solari, per cui la quantità di dati ed immagini che Philae riuscirà a catturare dipenderà proprio dalla quantità di luce presente e quandi dalla polvere e dai gas in atmosfera ma anche dalla quantità di materiale volatile sul terreno durante l'atterraggio.
Insomma, ci saranno un bel numero di incognite da valutare sul momento.
These instruments are made to work in a variety of light conditions and so the exposure time will actually be commanded or set rather shortly before the actual landing, so we know more about the density.
In general it is one of the big unknown.
The lander has 2 elements, it works on batteries for 16 or something hours. after that it has to recharge his battery from solar ray and how much science we can do after the initial signal it actually depends on how much sunlight there will be on the solar race and that depends on the amount of dust, gas, in the atmosphere and also about how much crumbs is basically set on the top of the soil during the landing.
So there is a significant number of unknowns there yes.
Per chi avesse perso l'evento o, come me, ha dovuto fare le acrobazie durante l'orario di lavoro per poterlo seguire, ecco il video.
Ora Rosetta è a meno di 100.000 chilometri dalla cometa e il 18 giugno il team ha eseguito il terzo Big Burn, ossia la terza grande accensione dei propulsori, durata 136 minuti e 41 secondi, per rallentare la sonda di altri 88,7 m/s.
Nel frattempo l'attività della cometa ha rallentato di nuovo e 67P è tornata ad essere più calma di prima.
Il target è costantemente tenuto sotto controllo dalle Navigation Camera, con la duplice funzione di determinare i dati di navigazione per perfezionare la traiettoria e di monitorare visivamente lo stato della cometa.
La seguente animazione utilizza una sequenza di fotogrammi della NavCam, dall'8 maggio al 22 giugno.
Questa fotocamera scatta immagini a 12 bit, 1024 x 1024 pixel.
In questi scatti la cometa è piuttosto difficile da individuare tra le stelle in movimento e un po' di rumore ma se osservate bene vedrete 67P come un puntino al centro delle immagini.
Le foto sono state lavorate per mantenere la cometa con la stessa luminosità apparente.
Man mano che Rosetta si avvicinerà, la cometa diventerà più brillante e definita (giusto qualche giorno fa ha raggiunto le dimensioni di un pixel) e le stelle e il rumore di fondo più deboli.
Purtroppo, tutti i dati degli strumenti di Rosetta hanno un periodo di esclusiva di sei mesi, prima di poter essere condivisi con il pubblico. Non è molto, lo so, ma sarebbe stato bello poter lavorare subito sulle immagini.