ESA Rosetta in dirittura di arrivo: fase finale

Creato il 03 agosto 2014 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim


Credit ESA, C. Carreau/ATG medialab

Oggi la sonda dell'ESA Rosetta eseguirà la penultima accensione dei propulsori prima dell'incontro del 6 agosto con 67P/Churyumov-Gerasimenko.

La manovra, chiamata Close Approach Trajectory" (CAT), inizierà alle 09:00 UTC, è durata circa 13 minuti ed avrà il compito di ridurre la velocità del veicolo spaziale rispetto alla cometa di altri 3,5 metri al secondo.
L'ultima verrà eseguita proprio il 6 agosto.

Sylvain Lodiot, Spacecraft Operations Manager, spiega che con questo "burn" verrà modificata anche un po' la traiettoria di Rosetta in direzione della cometa: l'obiettivo per il giorno del rendezvous è quello di impostare la velocità della sonda uguale a quella di 67P, stabilizzandola ad una distanza di 100 chilometri dal target.

Durante l'incontro, Rosetta non si inserirà in orbita in senso stretto, dato che si troverà ancora troppo lontana per essere catturata dalla gravità della cometa. Piuttosto, in questo caso, la sonda comincerà a muoversi secondo degli archi triangolari, leggermente più avanti della cometa rispetto al Sole, eseguendo una piccola accensione dei propulsori ad ogni vertice.
L'altezza degli archi sarà progressivamente abbassata nel corso del mese di agosto fino ad una quota di 50 chilometri e la sonda continuerà a muoversi in questo modo per tutto il tempo necessario, affinché la squadra possa studiare la situazione ed imparare a muoversi in un territorio inesplorato.

Il video seguente ripercorre le principali manovre eseguite da Rosetta, fino all'approccio finale appena descritto. Da notare che il filmato è stato pubblicato sul canale YouTube dell'ESA il 16 maggio quindi le immagini della Narrow Angle camera di OSIRIS sulla destra che mostrano l'avvicinamento a 67P sono basate ancora sul precedente modello del nucleo.

Quando la quota operativa di Rosetta si abbasserà a 30 chilometri dalla superficie della cometa, allora, la stessa debole gravità del nucleo dovrebbe essere in grado di mantenere la sonda in orbita.
L'obiettivo è quello di raggiungere l'altitudine minima di 10 chilometri.

Il team avrà bisogno di lavorare non solo sul modello del nucleo ma anche su quello della chioma per analizzare la densità e la velocità delle particelle emesse dalla cometa. Mentre 67P si avvicinerà al Sole nel 2015, infatti, diventerà più attiva buttando fuori quantità sempre maggiori di polveri e gas. Questo, in combinazione con la bassa gravità, renderà le operazioni di volo in continua evoluzione e sempre più complicate.

Nel frattempo, ieri, l'ESA ha rilasciato l'ultima immagine della NavCam del 1 agosto scattata da una distanza di 1.026 chilometri, in cui il nucleo è visto da un'angolazione diversa rispetto agli scatti precedenti (avevo fatto notare questo dettaglio proprio nell'ultimo post).
Nell'articolo viene spiegato che nell'ultima settimana, la fotocamera di navigazione lavorava una volta al giorno e allo stesso orario ma ora la NavCam riprenderà immagini più frequentemente e quindi avremo a disposizione scenari differenti.

Credits: ESA/Rosetta/NavCam (cropped version)

Ma la vera sorpresa è stato il rilascio di una vista molto simile ad una risoluzione decisamente superiore, catturata dalla Narrow Angle Camera di OSIRIS alle 02:48 UTC.
Questo scatto, come era già accaduto, è stato erroneamente anticipato da un utente via Twitter e poi subito eliminato.

Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA/NavCam/Elisabetta Bonora

Lo scatto originale presenta un artefatto scuro sul "collo" del nucleo, rimosso nella seguente elaborazione.

ESA Rosetta 67P/Churyumov-Gerasimenko - OSIRIS Nac - 1 August 1014, 02:48 UTC
Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA processing by 2di7 & titanio44



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