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ESA Rosetta: la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko prende vita

Creato il 17 maggio 2014 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

67P/Churyumov–Gerasimenko 27 marzo 4 maggio 2014

Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

La cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, target della temeraria missione dell'ESA Rosetta, ha preso vita, dimostrando chiaramente la sua personalità nelle ultime sei settimane.

Dopo esser scomparsa dietro al Sole dal nostro punto di osservazione, ad ottobre dello scorso anno, era stata nuovamente ripresa il 28 febbraio 2014, dai ricercatori del Max Planck Institute for Solar System Research (MPS) in Germania e dell'European Southern Observatory (ESO) con l'aiuto del Very Large Telescope, presentandosi più luminosa del previsto, oltre il 50 per cento rispetto alle ultime foto disponibili del 5 ottobre 2013, suggerendo che il ghiaccio congelato stava già iniziando a vaporizzare, formando la sottile atmosfera.

67P era stata ripresa anche direttamente dalla sonda Rosetta, il 21 e il 22 marzo quando dopo 31 mesi di ibernazione venivano progressivamente risvegliati gli strumenti di bordo, tra cui le fotocamere OSIRIS (Optical, Spectrocopic and Infrared Remote Imaging System).

Da allora, la sonda ha continuato il monitoraggio e la sequenza in apertura mostra le immagini scattate tra il 27 marzo e il 4 maggio 2014, quando la distanza tra la sonda e la cometa scendeva da 5 milioni a 2 milioni di chilometri.

Sullo sfondo le stelle della costellazione dell'Ofiuco e l'ammasso globulare M107, un po' in alto a sinistra, fanno da cornice alle immagini scattate con la Narrow Angle Camera OSIRIS.
Ciascuna ripresa ha un tempo di esposizione di 720 secondi.

Dall'animazione si nota come 67P ha iniziato a sfoggiare una bella chioma già a fine aprile, che si estende per 1.300 chilometri negli ultimi frame. A confronto il nucleo, di appena 4 chilometri, ancora non può essere risolto da questa distanza.

L'attività della cometa è subordinata alla sua orbita di 6,5 anni intorno alla nostra stella ed anche se si trova ancora ad oltre 600 milioni di chilometri dal Sole, più di quattro volte la distanza Terra - Sole, la sua superficie ha già iniziato a scaldare e i ghiacci sublimare, sfuggendo dal nucleo solido di roccia e ghiaccio.

Mentre la cometa continuerà ad avvicinarsi al Sole, l'attività del nucleo aumenterà e la pressione del vento solare creerà una nube di minuscole particelle di polvere proiettate in una lunga coda.

Rosetta e la cometa saranno più vicino al Sole nel mese di agosto 2015, tra le orbite della Terra e di Marte.

"Sta cominciando a sembrare una vera e propria cometa", dice Holger Sierks, ricercatore principale di OSIRIS, presso il Max Planck Institute for Solar System Research, in Germania.

"E 'difficile credere che a solo pochi mesi da oggi, Rosetta sarà all'interno di questa nube di polveri e in rotta verso l'origine dell'attività cometaria".

Il monitoraggio delle variazioni periodiche di luminosità ha rivelato che il nucleo sta ruotando ogni 12,4 ore, circa 20 minuti più velocemente di quanto si pensasse.

"Queste prime osservazioni ci stanno aiutando a sviluppare modelli per la cometa che saranno essenziali quando ci troveremo a dover navigare intorno ad esso", dice Sylvain Lodiot, manager delle operazioni per ESA Rosetta.

Nel frattempo per Rosetta saranno mesi di fervente attività: il team di missione ha programmato una serie di accensioni dei propulsori per allineare le traiettorie della cometa e della sonda in preparazione dell'incontro del 6 agosto 2014.

Stay tuned!


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