Esami esami esami…

Da Harielle @hariellle

E’  tempo di esami. Da diversi anni seguo la maturità dei miei studenti,

e ogni anno mi emoziono a questo appuntamento che coincide con la fine

dell’adolescenza spensierata e l’inizio della vita adulta.

Penso a quella ragazzina che ero un tempo: peccato essere arrivata all’esame di Stato con così tanta emozione

e un pizzico di sventatezza, da non riuscire a godermi il momento.

Una sessione di esami di Stato quest’anno diversa dalle altre per me, perché coincide anche con gli esami di mia figlia Ali, studentessa di liceo classico.

I miei studenti di quest’anno sono 19, una classe  allegra e scanzonata di liceo economico,più amante del calcio, dei reality show e della musica che dello studio, ma al momento opportuno capace di dimostrare interesse e discreto genio.

Per chi non lo sapesse, gli esami di Stato prevedono che i maturandi debbano sostenere 3 prove scritte e una orale. Tre materie sono assegnate a commissari esterni, tre materie sono invece attribuite ai membri interni. Io per esempio, sono membro interno di diritto e scienza delle finanze insieme alle mie colleghe di italiano e storia e a quella di inglese.

L’incontro con la commissione  inizia a partire dal  lunedì, quest’anno il  20 giugno, a porte chiuse, cioè senza gli studenti, per i primi adempimenti di ordine burocratico. I primi due giorni senza gli studenti servono anche ai 3 membri interni a prendere le misure per capire che tipo di membri esterni e presidente di commissione  ci sono capitati.

L’impressione non è malaccio, solo che si tratta di commissari del genere “professionista sempre impegnato”, un po’ supponenti, vogliono sempre l’ultima parola, non consentono sempre di interloquire ai membri interni, che considerano inappellabilmente  imbroglioni e collusi con gli studenti. Il presidente è invece un’ottima persona, sebbene un po’ smarrito di fronte a cotanta tracotanza dei suoi commissari. Decidiamo di mediare con pazienza e nello stesso tempo fermezza, ed intanto già si svolgono le prove scritte.

La correzione degli scritti prende 3 giorni, per le tre prove. I risultati non sono sempre quelli che avremmo, come prof, sperato: molti ragazzi, scegliendo il saggio breve sull’alimentazione, hanno scritto banali vademecum alla Rosanna Lambertucci,  genere: non mangiate troppi dolci, che vi viene la cellulite…(grrrr, non mi ci fate pensare!!!!). La seconda prova di informatica risulta difficile e nessuno prende il sospirato 15, voto massimo agli scritti. La terza prova, come sempre, meglio non parlarne (scusate l’anacoluto)

Tra qualche discussione e molte aperture diplomatiche nei due fronti contrapposti (interni contro esterni come Orazi contro Curiazi), si giunge al primo giorno di esami orali. Sono di turno due ragazzi  che lo scorso anno non sono stati ammessi e che invece quest’anno hanno fatto uno sforzo per sostenere un esame semplice ma essenziale.

Poi tocca alla diva di classe, trucco perfetto e aria distaccata, che ostenta palese disdegno per le domande poste dai commissari,  che sciorina un po’ di sciocchezze (alcune chicche: Patto Gentile anzichè Gentiloni, il “famigerato” poeta (anzichè dire famoso), D’Annunzio che si perde nel pineto…) e che,  quasi fosse ipotesi di lesa maestà,  alla domanda “C’è qualche argomento che le è piaciuto maggiormente, signorina?” risponde con sufficienza : “Proprio no!”, lasciando l’anziano professore sconcertato e noi sue prof con un palmo di naso.

Fortunatamente la giornata di oggi si chiude con la ricerca di uno studente, supportata da presentazione multimediale, dedicata al ’68 e alle trasformazioni della società verificatesi da allora fino agli anni ’90. E’ commovente seguire l’entusiasmo di Ale, che sciorina fatti, circostanze, avvenimenti, come fossero una scoperta, e per lui in effetti lo sono.

” La battaglia di Valle Giulia…lì dove aveva sede la facoltà di Architettura”  E noi: “E c’è ancora” E Ale, candidamente: “Ah, si? ancora?” , come se parlasse della preistoria. Eccoci lì a seguire un percorso che ci fa ripensare al nostro passato. L’entusiasmo di Ale contagia tutti e alla fine il ragazzo viene premiato con il massimo per il colloquio e un bel voto.

Ecco il resoconto di questa giornata, me ne attendono altre 4…avrete la pazienza di seguirmi?

ps: chi ha gradito il post precedente su Tiziana Rinaldi e i suoi quadri, può leggervi il commento che la stessa Tiziana ha postato sul blog: che bella sorpresa e che gioia!

un bacione a tutti da Harielle



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