Escape Plan

Creato il 29 ottobre 2013 da Arpio

Oi, al cinema è uscito un film con Stallone e Schwarzneger insieme!! Beh se eravamo nel 1995 stavo ancora saltando dalla gioia, peccato sia il 2013 e l’attesa per vedere questi due mostri sacri dell’action nella stessa pellicola sia un po’ scemata, soprattutto dopo aver visto i due film dei Mercenari, che più che dei film sembrano delle puntate di un qualche varietà dove grandi attori di una volta si ritrovano e sparano frasi fatte a manetta. Ma la coppia “vecchioni” non demorde e si lancia in questa nuova avventura filmata da Jan Mikael Håfström, di cui ho dovuto copiare e incollare il nome da imdb e la cui filmografia non splende di opere fantastiche, se non per il mediocre 1408, ma la chiudiamo lì. Nonostante tutto, però, il film non è completamente da buttare e qualcosa si riesce a salvare, soprattutto grazie ai due protagonisti che ci mettono del loro, perché se aspettavamo il regista allora stavamo freschi.

Il film parte subito col faccione di Stallone, aka Ray Breslin, con una tuta da carcerato e un atteggiamento alla “si può fare”. Dopo aver menato uno perché lo guardava storto, finisce in isolamento e grazie a qualche trucco di magia scappa di prigione. Scopriamo che Breslin è un’escapista professionista, ovvero viene pagato per scappare dalle prigioni e testarne l’efficacia. Visto che è parecchio bravo arriva una della CIA e gli propone di andare nella nuova Guantanamo per 5milioni di dollari. Lui accetta di botto e si ritrova in un posto strano gestito da Jim “Jesus” Caviezel. All’interno conosce Schwarzy, che appena entra in scena si prende il film e manda a casa Stallone. Breslin capisce che qualcuno l’ha spedito lì con l’inganno e vuole farcelo restare, così decide di mettere in pratica la più grande fuga di una vita.
Breslin è l’eroe silenzioso e tristone, ma col cervello in pompa. Schwarzy è quello simpatico, che appena può si ruba la scena e ce la fa pure…Stallone non riesce a tenere il passo, ma va bene così.

Il film ricorda molto il cinema dei primi anni ’90: trama lineare, piatta e botte da orbi. A differenza del cinema anni ’90, però, elimina le inutili scene di sesso o le storie d’amore che un tempo la grande Hollywood chiedeva in ogni film e che oggi hanno un po’ rotto le palle. Quindi botte, schiaffi e ogni tanto qualche arguto ragionamento strategico di Stallone, che ci spiega come dilatare il ferro o calcolare la posizione con un sestante fatto in casa! L’apice del cult si raggiunge quando Schwarzy prende in mano una mini-gun e fa fuori tipo 50 secondini in 5 secondi…lo sguardo in primi piano ricorda Commando.

In finale la pellicola è abbastanza dimenticabile e probabilmente fra un annetto se mi chiedete se l’ho visto vi rispondo “boh”, ma fa egregiamente il suo lavoro. Non ha pretese di essere chissà quale film, vuole solo raccontarvi questa storiella un po’ scontato e senza colpi di scena, magari farvi assistere a una scazzottata fra le due icone action degli anni ’80, o farvi sentire degli scambi di battute che neanche su Tango & Cash…perché non gliele permettete? Perché??



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