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Escape plan - Fuga dall'inferno

Creato il 25 ottobre 2013 da Misterjamesford
Escape plan - Fuga dall'infernoRegia: Mikael HafstromOrigine: USAAnno: 2013Durata: 115'



La trama (con parole mie): Ray Breslin è uno specialista in fughe da penitenziari di massima sicurezza a capo, con il socio Lester Clark, di una società che si occupa di sorveglianza. Quando un'agente della CIA propone di testare una struttura privata progettata per contenere i peggiori criminali e terroristi del mondo in modo da farli sparire dalla faccia della Terra, Breslin si ritrova, suo malgrado, incastrato e tagliato fuori dai contatti che potrebbero, in caso di bisogno, tirarlo fuori dai guai.Trovato un insolito alleato nel detenuto Rottmayer, Breslin, ribattezzato Portos, dovrà riuscire ad individuare una falla in un sistema apparentemente inviolabile in modo da riguadagnare la luce del sole e scoprire chi l'ha voluto fregare: ovviamente non sarà facile, ed ovviamente a fronteggiare il duo di protagonisti si staglierà un direttore senza scrupoli.
Escape plan - Fuga dall'inferno
Credo che, se fosse stato ancora il 1985, un titolo di questo genere, con Sly e Schwarzy in pompa magna protagonisti uno accanto all'altro, pronti anche ad un accenno di scazzottata tra loro, sarebbe stato un cult assoluto, un must che ora i vecchi nostalgici degli Expendables dei tempi andrebbero cercando in una qualche edizione speciale in bluray con tanto di contenuti extra, interviste, curiosità e chi più ne ha, più ne metta.Peccato che l'anno corrente sia il duemilatredici, e che, a meno di un utilizzo di (auto)ironia massiccio come ben insegnano i due capitoli - presto tre - dedicati proprio agli Expendables, difficilmente un action movie in pieno stile eighties corre il rischio di lasciare davvero il segno, soprattutto rispetto al pubblico attuale.E' il caso di questo Escape plan, che il sottoscritto ha letteralmente adorato dal primo all'ultimo minuto ma che, in tutta onestà, non ha i mezzi o il carattere di fondo - dicesi anche palle -  necessari per riuscire in qualche modo ad imporsi come riferimento attuale, che si parli di pubblico o, purtroppo, di critica.Eppure il lavoro di Hafstrom è assolutamente onesto, i nostri due mitici si divertono come i matti a fare gli spaccaculi - e non solo, qui si ritrovano anche mezzi geni - e a fronteggiare il naturalmente perfido direttore intepretato da Jim Caviezel neanche fossimo tornati ai tempi di Sorvegliato speciale, altro cult firmato Sly cui continuo a volere un gran bene in memoria di quei favolosi tempi andati.Certo, si potrebbe perfino pensare che la scelta di mettere il Gesù gibsoniano contro le due divinità dell'action per eccellenza sia stata voluta ed ironicamente pensata in modo che lo zoccolo duro di fan di Rocky e Terminator potesse pensare che i loro eroi non conosceranno mai davvero una fine, sia essa cinematografica o fisica, e che continueranno a fare polpette di tutti quelli che si frapporranno tra loro e l'ovvia vittoria finale, ma nutro qualche dubbio in proposito.Comunque, a prescindere da quello che si potrebbe mettere in discussione delle interpretazioni, dello script, della logica di alcune scelte, della retorica di altre, dell'involontaria comicità dell'intera situazione - ma davvero c'è qualcuno che crede che Stallone e Schwarzenegger possano rimanere chiusi in un carcere detto impenetrabile per più di un'oretta di pellicola? O che possano cedere a maltrattamenti e torture assortiti? -, Escape plan è una vera e propria manna dal cielo per gli spettatori pane e salame come il sottoscritto, un prodotto artigianale del tutto privo di originalità eppure godibilissimo e piacevole, traboccante di quello spirito da "tutto è possibile" che rese grandi gli eighties che ora in molti rimpiangiamo.E da "picchi come un vegetariano" al famigerato piano b, passando attraverso le sventagliate di mitragliatore fisso portato a braccia da Schwarzy come fosse una borsetta semivuota, non mancano i momenti di goduriosissima pacchia che hanno già il sapore di reiterata visione nelle serate da sbronza e rutto libero non appena uscirà la versione home video.Poco importa, poi, che nonostante l'accoglienza discreta negli States, la critica "illustre" e radical continuerà a bersagliare tamarrate di questo genere: io, in barba alla logica e alla sanità mentale, continuerò a pensare che effettivamente quello che i sempre allegri Portos e Rottmayer finiscono per sconfiggere è un idolo da oppio dei popoli, e che loro, al contrario, dimostreranno che, in un modo o nell'altro, nessuno potrà pensare di farli fuori, perchè il grande potere del Cinema li ha resi in un certo senso immortali alla stregua dei Grandi che con loro non si mescolerebbero neanche per scherzo.E fanno davvero un gran male.Perchè non so voi, ma io vorrei sempre uno Sly e uno Schwarzy a pararmi il culo.
MrFord
"Out for my own, out to be free
one with my mind, they just can't see
no need to hear things that they say
life's for my own to live my own way."
Metallica - "Escape" - 

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