Magazine Diario personale

Esce «Alida d'A. Palermitanima», romanzo di Aldo Occhipinti

Da Emanuele Marcuccio @74_Emanuele
Esce «Alida d'A. Palermitanima», romanzo di Aldo Occhipinti

Una storia di giovani tutta attuale questo singolare romanzo proiettato in un'ottica femminile, nel cono di luce di Alida, una giovane studentessa universitaria, palermitana d'adozione, che intraprende un viaggio nell'Europa contemporanea.
La vera protagonista del romanzo però non è Alida, ragazza moderna e spigliata, colta e un po' spregiudicata.
Protagonista è la Sicilia (e segnatamente la sua capitale, Palermo), la Sicilia multiforme, orgogliosa e contraddittoria, arcaica e moderna, barbara e raffinata, museo transepocale a cielo aperto, presentata come eletto e ideale crocevia di molteplici destini individuali provenienti da mondi lontani e diversi.
Fra una descrizione storico-architettonica, una citazione artistica, una digressione letteraria, un dialogare diretto e irriverente, tagliente e disinibito e la cronaca di un viaggio nel Continente, si dipana questa vicenda, insieme diario sentimentale e Odissea minore, tutta giocata sulle antinomie fuga-ritorno, distacco-nostalgia, libertà-radici, nel dispiegarsi libero e casuale di una giovanile vitalità.
Metafora filiale di cui la terra d'origine è l'imprescindibile centro di gravità, partenza e approdo, maliosa sirena che attira verso un "nostos" che, strada facendo, si rivela sempre più urgente.

Quarta di copertina a cura di Luciano Domenighini Cosa pensano i lettori... (dal risvolto di quarta)

Alida d'A è palermitanima: donna dai forti contrasti, che dai contrasti attinge e si fa stringere! Un romanzo davvero molto particolare e accattivante, che ci porta per mano in uno spaccato poco conosciuto, (o almeno io non lo conoscevo!), della cultura giovanile, e non solo. A volte rude e a volte soave, fa passare dall'immediatezza del quotidiano a momenti di profondo lirismo quasi senza che il lettore se ne accorga! E Palermo... è la chiave. È lei che trascina, che ispira, che plasma...
Manuela Caruso, psicologa

Grande capacità narrativa, felice fluidità dello scorrere durante la lettura, la quale avvince il lettore grazie alle capacità affabulatrici (come di scrittore consumato, anche se al suo esordio narrativo), screziate da autentici idilli poetici.
Quest'ultima forse una deformazione professionale che diventa un pregio donando al testo l'eccellenza, senza dimenticare le notevoli capacità di mimesis, di imitazione della realtà, basilari in ogni opera narrativa.
Emanuele Marcuccio, poeta

Fantastico, accattivante, letto tutto d'un fiato. Ho imparato a conoscere Palermo attraverso queste pagine. Straordinaria la protagonista, che muta, cresce, matura nel corso della storia. Il finale trascinerà il lettore in una dimensione trascendentale che sorprenderà chi credeva di aver inquadrato il romanzo all'interno di un genere preciso.
Graziella Pecoraro, pittrice


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