ESCE IN LIBRERIA VERA , di Elizabeth von Arnim, EDIZIONE TEA.
La ventiduenne Lucy è rimasta sola al mondo dopo che l'adorato padre se n'è andato per sempre. Confusa e infelice, mentre osserva il mare dal cancello della casa in Cornovaglia dove sperava di passare un'estate serena, viene turbata dalla comparsa di Everard, un bell'uomo maturo, anch'egli vestito a lutto. Sua moglie Vera è morta da poco, in circostanze misteriose. Prima che Lucy possa rendersene conto, Everard entra nella sua vita facendosi carico di ogni incombenza e aprendo nel cuore della ragazza una breccia profonda. Lei lo ripaga di un amore devoto e incondizionato, grata della sua protezione, delle sue attenzioni. Ma, nella casa di campagna in cui lui la porta a vivere, i rituali, i divieti e i ricordi presto si addensano come una fitta nebbia, su cui grava il mistero della morte di Vera... In un romanzo che considerava il suo migliore, Elizabeth von Arnim si addentra con immensa finezza nei labirinti dell'amore, della violenza psicologica e della cecità affettiva, mettendo in scena pochi personaggi e una storia "semplice", tuttavia straordinariamente convincenti e appassionanti.
Nota di Paige79: Il romanzo risale al 1921 e ricorda una specie di JANE EYRE moderno (per l’epoca).
L’autrice, Elizabeth von Arnim,( vero nome Mary Annette Beauchamp), nacque a Sydney nel 1866 e cresciuta in Inghilterra. In seguito al matrimonio con il conte H.A. von Arnim, figlio adottivo di Cosima Wagner, visse diciotto anni in Pomerania. Rimasta vedova, tornò in Inghilterra. Fu l'amante di H.G. Wells, che nell'autobiografia la descrisse come «la donna più intelligente della sua epoca»; sposò poi Francis Russell, fratello di Bertrand. Visse tra Inghilterra, Svizzera e Francia. Morì negli Stati Uniti nel 1941. Tra le sue opere IL GIARDINO DI ELIZABETH (1899), UN’ESTATE DA SOLA (1899), LETTERE DI UNA DONNA INDIPENDENTE (1907), IL ROMANZO DI CHRISTINE(1917), UN INCANTEVOLE APRILE (1922), e la sua autobiografia, TUTTI I CANI DELLA MIA VITA (1941).
Da UN INCATEVOLE APRILE è stato tratto il film omonimo di Mike Newell nel 1991, con Joan Plowrigth, Miranda Richardson e Alfred Molina (che vi consiglio di vedere, è molto carino).