Che il genere fantascientifico sia vivo e vegeto non sono solo i soliti irriducibili appassionati ad affermarlo. Basti pensare al dilagare dei tanti film e telefilm SF sul grande e piccolo schermo. Ma anche la fantascienza “scritta” gode di buona salute, nonostante lo scarsissimo risalto a questa concesso nelle librerie tradizionali. Accade sempre più spesso di trovare i pochi titoli SF disponibili – sempre i soliti peraltro, Isaac Asimov, P.K. Dick e A.C. Clarke d’antàn – mescolati alla meno peggio tra gli innumerevoli volumi del reparto Fantasy. Scelte miopi, che finiranno per allontanare definitivamente anche il lettore forte dalla libreria “fisica”.
Il discorso è complesso e foriero di infinite polemiche, tanto sterili quanto noiose. Chi si ostina a non volersi rendere conto dei grandi mutamenti in atto nell’intera filiera editoriale è destinato a soccombere. Ed è profondamente sbagliato considerare i due formati – quello tradizonale cartaceo e il digitale – in contrapposizione tra loro. Far muro contro muro conduce solo all’autodistruzione, come si è verificato in un campo affine, quello musicale. La scomparsa del supporto fisico – disco in vinile, musicassetta e cd – e il diffondersi del formato digitale, legato anche a tutta una nuova serie di device atti a riprodurlo, hanno determinato nel volgere di pochi anni, la fine dei negozi di dischi. È questa la paura che attanaglia le librerie, diciamocelo. Ma non è combattendo a testa bassa il digitale, né, peggio, affidandosi alle logiche puramente mercantili della grande distribuzione, che potranno sopravvivere. Sarà solo coniugando e armonizzando i vari formati che potranno continuare a svolgere la loro pur fondamentale funzione.
Sono soprattutto i piccoli e medi editori a credere nella narrativa di genere, e l’editoria digitale è in prima linea su questo fronte. Editori come Kipple Officina Libraria e La Mela Avvelenata, tanto per citare due case editrici tra le più attive, sfornano spesso interessanti novità.
Segnalo a tal proposito la pubblicazione della splendida novella La polvere del tempo di Daniele Picciuti, bravo autore di casa nostra in grado di destreggiarsi con disinvoltura tra l’horror, il noir e la fantascienza. La novella pubblicata da La Mela Avvelenata, che tra l’altro ho avuto il piacere di curare in veste di editor, appartiene appunto a tale genere, anche se, non a caso, lo stile adottato dall’autore è molto “nero”. E non potrebbe essere diversamente, vista la trama, che qui riporto:
Roma, in un ipotetico futuro. La razza umana, vittima di secoli di guerre chimiche e inquinamento indiscriminato, è rintanata nelle case, costretta a sopravvivere in un ambiente ostile popolato da creature fameliche chiamate Ibridi, vessata da un’autorità incapace di controllare una milizia che agisce nel solo proprio interesse, perpetrando soprusi e violenze sui più deboli. Sullo sfondo, una polvere cristallina che rende l’aria irrespirabile e da cui sembra impossibile difendersi. Lorenza, però, custodisce un segreto antico che potrà cambiare il destino dell’umanità. Questo è il suo viaggio. La sua disperata ricerca di un altro luogo dove ricominciare.
Mi auguro che questo testo, disponibile in ebook multiformato, incontri il successo che merita.
Il link diretto all’ebook: http://www.lamelavvelenata.com/product/la-polvere-del-tempo-daniele-picciuti/