Edimburgo – “Il punto principale di questo accordo sottoscritto con BT, a mio parere, sono i fondi che verranno destinati allo sviluppo delle accademie. I club, le scuole, le accademie sono quelli che beneficeranno maggiormente di questa sponsorizzazione; io ho avuto la fortuna di crescere attraverso le accademie ma adesso ci siamo resi conto che servono sempre maggiori fondi per finanziarle e per crescere, per dare la possibilità a quanti più ragazzi e ragazze giovani possibile di coltivare il loro sogno di giocare al Murrayfield“.
Abbiamo incontrato Chris Paterson, ex giocatore di Scozia ed Edinburgh Rugby e ambasciatore del rugby scozzese, a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo accordo tra la SRU e BT, con il nome del colosso delle telecomunicazioni britannico che si aggiungerà a quello, mitico, del Murrayfield Stadium della capitale scozzese.
“I Glasgow Warriors meritano di essere in finale sabato, hanno giocato tre semifinali negli ultimi anni e hanno saputo imparare dalle esperienze fatte e progredire. La loro performance, soprattutto difensivamente, sono state fantastiche ma, come sempre, devi continuamente migliorarti se vuoi stare al top. Per il rugby scozzese, l’accordo con BT permette di aiutare le squadre, ad ogni livello, nella loro crescita e questo aspetto, mi ripeto, è davvero fondamentale per tutto il nostro movimento. Tutti vogliamo che più giocatori in Scozia abbiano spazio a livello pro, ma una terza squadra, al momento, non è così facile da organizzare. O, meglio, come è capitato con le franchigie in Italia, ci vuole tempo e denaro per farle funzionare, gestirle e dare loro continuità. Non è solo questione di avere i soldi per mettere una squadra in campo, servono un progetto solido e la concreta possibilità di metterlo in pratica, oltre che il tempo di cui le squadre hanno bisogno per trovare il loro equilibrio“.
In chiusura, un’occhiata ai prossimi test match estivi che attendono la nuova Scozia di Vern Cotter.
“Sarà molto, molto difficile, sono quattro gare impegnative, giocate di fila e una fuori dalla finestra IRB (quella contro il Sud Africa). Vern Cotter vorrà vedere all’opera tutti i giocatori, dovrà conoscerli e fare le sue scelte. Sono comunque convinto che quando scendi in campo con la maglia della Scozia vuoi sempre dare il massimo, senti l’orgoglio nel vestire questi colori e chiunque sia l’avversario i ragazzi sapranno fare bene“.