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Esclusiva Milan Night: 6 domande a Giuanin Lodetti

Creato il 01 febbraio 2011 da Gianclint

Esclusiva Milan Night: 6 domande a Giuanin Lodetti

Il 4-4-2 di Scipione a Zama

Milan Night: signor Lodetti, inquadriamo insieme il momento attuale rossonero! Il mercato di gennaio ha portato molti volti nuovi…, riusciranno ad integrarsi subito?

Lodetti: Mah…io mi ricordo di quando giocavo nella Roma e a gennaio arrivarono sette nuovi giocatori: Romolo, Numa Pompilio, Tullio Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco (imparentato con l’avvocato), Servio Tullio e Tarquinio il Superbo! Proprio il Superbo rompeva la minkia per giocare sempre e non accettava le direttive del nostro allenatore Anchise! Io, Enea, Rea Silvia e Iulo fummo emarginati ed estraniati dal gioco!

Milan Night: ma un esempio più recente no? Cosa pensa dei tanti infortuni che stanno colpendo la compagine rossonera?

Lodetti: Mah…io mi ricordo di quando feci quell’esperienza in Egitto all’ombra delle piramidi! Avevano messo su una squadra “faraonica”, senza badare a spese! Purtroppo sbagliammo la preparazione e molti di noi si infortunarono gravemente! Il medico sociale applicava degli unguenti, degli oli profumati e fasciava con del lino questi compagni di squadra infortunati! Nonostante il budget faraonico retrocedemmo perchè molti erano totalmente mummificati!

Milan Night: una storia raccapricciante! Ma la vittoria fuoricasa in dieci contro il Catania? Ne vogliamo parlare?

Lodetti: Mah…io mi ricordo di quando andammo a giocare a Zama nel 202 a.C. per la finale contro Cartagine. Una partita leggendaria! Avevamo da poco cambiato allenatore; Quinto Fabio Massimo il Temporeggiatore era stato esonerato perchè aveva una tattica troppo attendista, uno che perdeva tempo con 575654753489463533 passaggi inutili per fare un metro, l’antenato del Carletto! Al suo posto arrivò Publio Cornelio Scipione, uno che giocava all’attacco, altro che storie! Era fissato con il pressing…e il fuorigioco! Teneva le legioni molto alte, raddoppiava le marcature con i cavalieri e sovrapponeva i fanti sulle ali! Rompemmo il culo ad Annibale Barca, quello della Catalogna!

Milan Night: siamo esterrefatti! Secondo lei riuscirà il Milan a tenere questo ritmo? Non c’è il rischio di crollare?

Lodetti: Mah…io mi ricordo di quella volta che, alle Termopili, i persiani ci fecero il culo a strisce (Adidas)! Avevo cercato di dissuadere Leonida dal giocarsela a viso aperto! Gli avevo detto che bisognava fare il catenaccio, che bisognava stare tatticamente coperti! La cosa migliore era quella di proteggere il nostro portiere e aspettare il momento buono per il contropiede! Niente, Leonida si lanciò all’attacco al fischio d’inizio senza accogimenti tattici! Per buona parte del primo tempo non sfigurammo, poi ci sfigurarono loro, molti furono riconosciuti dalle dentiere! Non mi era mai capitato di essere così raso al suolo, forse  solo a La Coruna…ho visto una cosa simile, ma anche in quel caso la panchina era assente…

Milan Night: Secondo lei il Milan è Ibra-dipendente? Le è mai capitato, in questo secolo, di dipendere da un solo giocatore?

Lodetti: mah…mi ricordo di quella volta che i Francesi della Gallianese ci avevano messo sotto! Non c’era partita, sembravano in 50, attaccavano da tutte le parti! Avevano poi una mezz’ala, Brenno, che faceva quello che voleva! Non si riusciva a limitarlo! Alla fine del primo tempo eravamo sotto di tre e non avevamo fatto un solo tiro in porta! Ma al 20° minuto della ripresa entrò Furio Camillo, un giocatore fantastico: aveva la visione di gioco di Rivera, il tiro potente alla Di Bartolomei, lo scatto di Kakà e il tocco di Maradona! In venti minuti gliene fece 4 e li rispedì a casa eliminandoli! Se ci ripenso mi scendono le lacrime…, che giocatore!!!

Milan Night: intervistare lei è come fare merenda con Gianni Bisiach! E l’Inter che vince in rimonta? Che tipo di vittoria è?

Lodetti:  Mah…io mi ricordo di quella volta che giocavo con la Magna Grecia Virtus! Ci allenava un certo Pirro che voleva vincere tutto e subito! Io gli dicevo di dosare le forze e di fare il turn over! Ma lu era testardo e giocava sempre con gli stessi amici suoi! Vincevamo bene e senza sforzi, ma eravamo sempre gli stessi! Ad un certo punto arrivammo anche in finale di coppa ed in campionato eravamo messi bene! Io consigliai a Pirro di far ruotare gli uomini visto l’impegno della finale, ma lui volle battere la Barlettanese, ormai retrocessa, con i migliori! Stravincemmo, ma fu una vittoria inutile, una vittoria di Pirro! Pochi giorni dopo perdemmo la finale…, in vantaggio sul 3-0 dopo il primo tempo! Io dicevo a Pirro di fare qualche sostituzione, ma niente…le volle fare solo durante la conferenza stampa del dopo partita! Come quel fenomeno del Carletto…

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