magnifica vista su Cortina da Passo Giau
Ma ritorniamo alla nostra escursione: vicino alla chiesetta del Passo Giau parte il nostro sentiero 436 che, con diversi sali e scendi, ci condurrà, in circa due ore, al magico pianoro di Mondeval. Questo itinerario risulta essere molto interessante dal punta di vista paesaggistico e archeologico: negli anni passati sono stati rinvenuti resti antichissimi tra cui il luogo di sepoltura di un cacciatore del mesolitico, conosciuto anche come uomo di Mondeval, i cui resti si possono vedere ancora oggi al vicino museo di Selva di Cadore ( idea per una prossima gita :)).
partenza da Passo Giau
Il sentiero continua senza guadagnare quota passando sui fianchi del Col Piombin, da dove si ha una vista fantastica sulla Marmolada con le sue nevi “perenni”, e arriva alla forcella omonima a m. 2239.
la regina delle dolomiti: la Marmolada con le sue nevi perenni
ingresso alla Val Cernera
Proseguiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Mondeval e scendiamo lungo la Val Cernera fino a raggiungere l'inizio della salita che conduce alla forcella Giau. Da qui il sentiero si fa molto più ripido risalendo un canalone e puntando verso la forcella, situata tra i Lastoi de Formin e il monte Cernera.
Arrivati a quota m. 2360 della forcella Giau abbiamo modo di ammirare la splendida conca di Mondeval e alle nostre spalle le Tofane in uno scenario dolomitico di rara bellezza.
il mondo di Mondeval con il Pelmo sullo sfondo
le Tofane viste da forcella Giau
Ci riposiamo un po' e vediamo già in lontananza la nostra prossima meta: il lago delle Baste!Seguiamo ancora per un po' il sentiero 436 per poi abbandonarlo giunti in altezza del lago. Il monte Pelmo che si rispecchia sulle acque di questo laghetto è uno degli angoli più caratteristici delle dolomiti: una sosta per fare foto è un obbligo! La luce migliore è nel pomeriggio, o meglio al tramonto, quando i colori della sera si stagliano sulle possenti pareti del monte Pelmo.
lago delle Baste con il monte Pelmo
Ci fermiamo per il pranzo a sacco ammirando questo bellissimo panorama e ritorniamo al nostro sentiero 436, in leggera discesa, fino a raggiungere le indicazioni per il sito archeologico sepoltura neolitca uomo di Mondeval.Attraversiamo un breve torrente ed arriviamo al grande masso dove, secondo la nostra opinione, doveva essere il punto di sepoltura. Peccato non vedere nessun cartello informativo con la storia del ritrovamento dell'uomo di Mondeval! Tante indicazioni durante il percorso da seguire, e poi quando arrivi alla meta non trovi nulla!
indicazioni per il sito archeologico
punto di sepoltura dell'uomo di Mondeval
Ormai è ora di rientrare, le giornate di ottobre sono così corte che non si può rimanere a lungo in escursione. Percorriamo lo stesso sentiero dell'andata, ripidissimo e che mette a dura prova le ginocchia, e arriviamo a passo Giau dove abbiamo lasciato la macchina questa mattina. Nel complesso è stata una bellissima escursione panoramica, con un dislivello non molto notevole, ma con diverse pendenze che mettono a dura prova il fiato! Come sempre però, alla fine tutto viene ripagato!
ultima foto prima del rientro: Pelmo sulla sinistra e Civetta sulla destra
Lungo la strada del rientro sosta d'obbligo a Cortina d'Ampezzo, un po' addormentata vista la stagione, per l'immancabile torta di fine giornata e per l'arrivederci alla prossima estate (speriamo anche inverno).
SCHEDA TECNICA:
Passo Giau m 2236 - Forcella Giau 2360 - Laghi delle Baste, 2 ore
Laghi delle Baste - sepoltura uomo di Mondeval, 25 minuti
Vedi anche: le mie escursioni in montagnaVedi anche: my veneto