Escursione con le ciaspole in Val Zoldana

Creato il 16 gennaio 2014 da Pizzo76
Quest'inverno per la prima escursione con le ciaspole mi sono affidato alla classica gita domenicale del CAI. La destinazione di questa domenica è la Val Zoldana e più precisamente il monte Punta, escursione che ho già avuto modo di fare qualche estate fa e, per chi fosse interessato, può trovare la descrizione in questo post: escursione giro dei mas e monte Punta.La sfortuna ha voluto che passassi i giorni prima dell'escursione con qualche linea di febbre e raffreddore, ma in nessun caso avrei saltato la ciaspolata: erano tre anni che non andavo sulle neve! Tre belle dosi di tachipirina il sabato ed eccomi al punto di ritrovo alle ore 6,50 con tutto il gruppo! Più che gruppo lo chiamerei gruppone: 40 persone! Difficile vedere gruppi così numerosi in questo periodo di crisi.Ecco qui sotto l'attrezzatura minima indispensabile per una domenica sulla neve:
  • ciaspole: noleggiate presso il negozio Mestre Sport in via Bissuola a € 5,00 al giorno
  • bastoncini: quelli del trekking in estate
  • scarponi: ottimi quelli da trekking resistenti all'acqua
  • thermos con un bel tè caldo. il mio per l'esattezza è indiano.. eh si un tocco di esotico anche in alta montagna ci sta sempre bene :D
Partiamo con i mezzi propri alla volta di Zoppè di Cadore, piccolo paesino ai piedi di sua maestà il monte Pelmo, e lasciamo le macchine nei pochi posti disponibili nei pressi del cimitero. La vera escursione per il monte Punta partirebbe dagli abitati di Costa, prima di Pecòl, però sarebbe stato davvero difficile trovare posto per tutte queste auto, ecco spiegato il perchè della partenza da Zoppè di Cadore.Iniziamo a tirare fuori l'attrezzatura: ciaspe, ghette, bastoncini, scarponi e iniziamo l'escursione! Ammetto che ho avuto un po' di difficoltà a preparare il tutto, ero abbastanza arrugginito! Comunque nessuna paura, partiamo costeggiando il cimitero e, dopo aver attraversato il torrente dalle acque gelide, iniziamo la salita all'interno del bosco.

si parte!



L'itinerario prevede un dislivello di circa 600 metri con un tempo di percorrenza di circa 3 ore o 2 ore 45 (dipende dal passo ) in andata ed è immerso per la maggior parte del tempo nel bosco con poche possibilità di vedute panoramiche. Non mi stupisco di questo, so già che il punto di forza di questa escursione è il panorama finale che si ha in vetta sul monte Punta! Ma di questo ne parlerò più avanti. Per più di metà del percorso la salita è abbastanza lieve, seguiamo sempre fedeli il nostro sentiero 496, passiamo qualche malga e avvistiamo ogni tanto il paese di Zoppè.

vista del paesino di Zoppè di Cadore, sconosciuto ai più ma dove resiste ancora la vera montagna




 La segnaletica non è ottima, se non ci fossero gli accompagnatori CAI a fare strada non so dove sarei andato a finire da solo :(( Il sentiero comunque era già battuto, probabilmente altra gente è passata di qui in questi ultimi giorni e, cosa molto importante, la neve è di quella che ti permette di camminare agevolmente!Arrivati alla forcella Tamai a metri 1715 facciamo una piccola pausa per raggruppare tutto il gruppo e soprattutto, per prendere fiato prima di affrontare l'ultima salita, molto più impegnativa rispetto a quella di prima. Seguendo il sentiero 499rientriamo nel bosco e iniziamo gli ultimi 200 metri di dislivello fino ad arrivare in circa mezz'ora alla cima del monte Punta a m. 1952.



sua maestà il monte Pelmo

foto ricordo dalle dolomiti


Da qui si ha una delle più belle visuali di tutte le dolomiti: un panorama a 360 gradi dove in primissimo piano abbiamo il monte Pelmo, chiamato qui in Veneto il trono del Signore e sempre vicinissimi il Civetta, l'Antelao, il gruppo del Bosconero e poco più distante il gruppo del Sella. Ovviamente foto a manetta e un po' di meritato riposo dopo tutta la salita! La fortuna ha voluto inoltre che la temperatura di oggi sia molto più mite rispetto alle medie del periodo e il cielo è di un azzurro che solo in pochi giorni dell'anno si vede così! Qui in cima tutti i sintomi post influenzali sono spariti! Quando si dice la magia della montagna!



Zoppè di Cadore dal monte Punta


vista sul gruppo del Sella



Nonostante le temperature miti, l'aria frizzante dei 1950 metri inizia a farsi sentire. Iniziamo così la discesa attraverso lo stesso sentiero dell'andata e mi accorgo subito che scendere con le ciaspole è molto più comodo e divertente che con gli scarponi da trekking estivi. Almeno se si cade si atterra sul morbido della neve :))


Zoppè di Cadore con sullo sfondo il monte Pelmo

L'itinerario del rientro è un po' più breve, prendiamo una deviazione segnata per Zoppè, e dopo essere scesi nel bosco, arriviamo alle due malghe dove siamo passati stamattina. Da qui sempre in lieve discesa arriviamo in due ore scarse al parcheggio dove abbiamo lasciato le macchine. Ammetto che non so se sarei riuscito a completare il giro tutto da solo, alla fine la segnaletica durante il percorso è stata molto scarsa e solo grazie alla presenza degli accompagnatori sapevamo da che parte proseguire. Finisce così questa bellissima escursione sulle ciaspole in Val Zoldana. Erano due anni che non frequentavo più il CAI, ma mi è bastato cambiare di sezione per trovare un bel gruppo affiatato e, cosa molto importante, della mia età. Ormai ci ho preso gusto e penso di prenotare già la prossima escursione che sarà tra due settimane :)) Preparatevi a vedere altri post sulla neve!



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