Domenica 8 maggio, il “Comitato per il territorio delle Quattro Province” ha dato appuntamento “a tutti coloro che hanno a cuore l’integrità ambientale del comprensorio dei monti Giarolo, Ebro, Chiappo e Boglelio” in cima al monte Chiappo per protestare contro gli impianti eolici industriali “di enormi dimensioni”. Giuseppe Raggi, del Comitato, spiega: “Se realizzati, questi impianti trasformerebbero in modo irreversibile i più bei crinali dell’Appennino settentrionale, con l’installazione di torri alte fino a 150 metri e la realizzazione di kilometri di strade di arroccamento e di servizio. I ritorni economici di tali progetti”, aggiunge, “non saranno certo tali da compensare la distruzione di un ambiente caratterizzato da un’elevata biodiversità che rappresenta anche la maggior risorsa turistico-ambientale del territorio delle valli Borbera, Curone, Staffora, ma anche delle vicine valli del Piacentino e della Liguria”.
L’iniziativa prevede l’appoggio organizzativo di varie sezioni del CAI e vedrà convergere sulla cima di confine delle province di Alessandria, Pavia e Piacenza gruppi provenienti da diverse località delle valli interessate, i quali potranno avvalersi di esperti accompagnatori del CAI a disposizione per fornire informazioni naturalistiche e storiche per meglio apprezzare le bellezze di questo territorio.
L’arrivo sulla cima del Monte Chiappo è previsto intorno alle 12, sarà seguito da momenti di musica tradizionale delle quattro province, letture, animazioni e informazione sullo stato dei progetti di impiantistica eolica e sulle proposte alternative per una gestione sostenibile del territorio.
Tutte le informazioni su www.comitato4p.org
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