Eh sì, questo fine settimana ho approfittato e sono andata a fare hiking nel Coolidge State Park, in Vermont. Avendo portato la mia valigia blu già piena zeppa di vestiti per affrontare un periodo piuttosto breve negli Stati Uniti, ed essendomi dimenticata tutti i vestiti “pratici” -non avevo neanche una tuta o un leggins per l’escursione- ho dovuto comprare tutto, ma proprio tutto, venti minuti prima di partire.
Con un mio amico e il suo Pickup Chevrolet Custom C10 del 1970 azzurro puffo, andiamo a far un po’ di provviste giacché, a parte fare hiking, pernotteremo in un bosco e quindi bosogna essere preparati: salsicce, formaggio, pomodori, melanzane, pasta, una tonnellata di basilico, frutta, cereali, latte, sciroppo d’acero, preparato per pancakes e mashmellows. Più una cassa di birre e un vino rigorosamente spagnolo, un Marqués de Cáceres.
Ci avviamo verso mezzogiorno. Nel pickup ci sono tre tende, quattro sacchi a pelo, una chitarra, due flauti e un violino, coperte e copertine, alimenti e una caraffa da 5 litri di acqua.
Dal Massachussetts ci vogliono circa 3 ore. Avvicinandoci al confine con il Vermont, vedo che il paesaggio cambia radicalmente. Il Vermont, come suggerisce il nome, è evidentemente verde e pieno di monti…ma non mi aspettavo una tale cascata di verde. Le urbanizzazioni si fanno più rade e i campi coltivati a frumento lasciano spazio a distese di foreste che si perdono all’orizzonte. Non vuole essere una licenza poetica, questa dell’orizzonte. È il primo orizzonte frattale che ho visto in tutta la mia vita …non una linea, ma solo il contorno irregolare di una foresta infinita.
Il Coolidge State Park è splendido. Fu creato nel 1930 ed è rimasto inalterato da allora. All’interno del parco ci sono chilometri e chilometri di sentieri da esplorare dove si possono vedere gufi, alci e sì, anche orsi neri (anche se si vedono raramente e assicurano che non sono aggressivi). Fittare una tettoia costa 100 dollari dal Venerdì alla Domenica (e se vuoi rimanere anche il Lunedì, è gratuito). E ne vale la pena. Oltre alle escursioni si puo fare nuoto, canottaggio e darsi alla pesca della trota.
Ora, nonostante i 20 km al giorno di bicicletta che sto facendo tutti i giorni da casa al lavoro, devo dire che non ero preparata né psicologicamente né fisicamente a fare hiking. Ovviamente, dei quattro giovani hikers, io ero quella che stentava. Loro, in fila indiana, salivano come stambecchi i pendii scoscesi del maledetto monte. Io ogni dodici passi vedevo loro farsi sempre più piccolini e credevo mi stroncasse un infarto.La verità è che, una volta arrivati in cima, è una grande soddisfazione guardare giù e dire a se stessi “Hai visto? Ce l’abbiamo fatta!“. “Vabbè, neanche fosse uno dei difficili!“. “Uh Signur!“, pensavo io, “Ma perché?…ne esiste uno ancora più difficile?“
Che tenerezza mi faccio a volte. Devo dire però, che a scendere sono proprio brava.
Passare la notte nella foresta significa scoprire che esistono mille rumori sconosciuti mentre stai nella tua tenda e pensi: “Ci saranno gli orsi in Vermont?… E i lupi? Mi sono portata un coltellino svizzero? Avranno sentito l’odore delle salsicce e si saranno avvicinati? Gli orsi mangiano carne? E i cinghiali? Ci saranno i cinghiali? Ma dove l’ho messo lo spray al peperoncino? Oddio, devo andare al bagno… no, mi trattengo…“
Alla fine ti addormenti. Per me è stato il sonno più bello degli ultimi, degli ultimi molti mesi.
E al risveglio c’è questo. Uno spettacolo naturale incredibile.Dopo una breve incursione al fiume, siamo andati a visitare la Long Trail Brewing Company, una distilleria di birra locale che si trova a meno di 10km dal Parco, in Bridgewater Corners.
Se siete qui il 23 di Agosto, non perdetevi la festa del 25esimo anniversario della Long Trail Brewery. L’ingresso è gratuito ma bisogna prenotare il biglietto qui. Ci saranno Kat Wright & The Indomitable Soul Band, Brett Hughes’ Bluegrass Outfit, The Tricksters e The Lugo Band.
Non è andato male questo fine settimana in Vermont. Adesso sto facendo colazione con pancakes e sciroppo d’acero in un piccolo bar sulla strada di ritorno. In tutto, tra benzina, pernottamento nel parco, un po’ di spesa, alcune birre e questa fantastica prima colazione, è venuto in tutto 78 dollari a persona.
Se avete intenzione di viaggiare qui o siete nei dintorni, vi consiglio l’esperienza. Bella, economica e avventurosa.
Un abbraccio,
Teresa,Valigia Blu