Ci siamo occupati delle abitazioni che non pagheranno l’acconto di giugno dell’IMU 2013 nel post Esenzione IMU 2013, le abitazioni principali e i casi particolari, adesso concentriamo l’attenzione sull’altra faccia della medaglia: le case che invece rientrano a pieno titolo tra quelle che devono pagare l’IMU 2013.
Anche in questo post analizzeremo in maniera sintetica una selezione di “casi particolari” di interesse generale.
Partiamo dalle case che fungono da abitazioni principali. Chiarito che la maggior parte di esse rientrano tra i casi di esenzione stabiliti dal DL 53/2013, rimane il fatto che i proprietari di abitazioni signorili (categoria catastale A/1), ville (categoria catastale A/8) e palazzi e castelli (categoria catastale A/9), anche se elette come “prima casa” pagano regolarmente l’IMU.
Un’altra grande categoria di immobili soggetti al pagamento dell’acconto di giugno dell’IMU 2013 sono le c.d. “seconde case” o “case a disposizione”. Da notare che rientra nella categoria delle seconde case anche l’unico immobile di proprietà di un soggetto che, però, non vi risiede.
Se ne era parlato qualche giorno fa: su proposta di Scelta Civica era stato presentato un emendamento per esentare dal pagamento dell’acconto IMU 2013 le case date in comodato gratuito dai genitori ai figli (leggi IMU 2013, all’esame lo stop anche per le case in comodato d’uso). Purtroppo pare che la discussione in Parlamento sulla conversione in legge del DL 53/2013 sia stata “blindata” dall’Esecutivo. In pratica, questo significa che pochissimi emendamenti potranno essere accettati e, molto probabilmente tra essi non ci sarà quello appena accennato.
Come conseguenza, a meno di sorprese, anche le case date in comodato d’uso (gratuito o meno) a parenti pagheranno l’IMU 2013. Consigliamo comunque di informarsi presso il proprio Comune per assicurarsi che non siano state previste delle aliquote più favorevoli per questa tipologia di immobile.
Le case affittate pagano regolarmente l’IMU 2013 con l’aliquota ordinaria. Anche in questo caso, può esserci la possibilità che il Comune abbia previsto un’aliquota differenziata della cui esistenza conviene informarsi presso gli sportelli del proprio municipio.
Altri casi particolari
Qui di seguito forniamo altri casi particolari di “non” esenzione al pagamento dell’IMU 2013.
Caso particolare 1: separati di fatto
Se i coniugi sono separati di fatto, ma ancora senza il provvedimento ufficiale di separazione, marito e moglie restano ancora tali e quindi l’immobile assegnato a uno dei due risulta come “seconda casa” per l’altro coniuge.
Caso particolare 2: immobili invenduti
Le unità immobiliari edificate da imprese edili e costruttori che risultano invendute pagano l’IMU.
Caso particolare 3: case di militari e forze dell’ordine
Gli immobili di appartenenti all’Esercito, ai Carabinieri e alle Forze dell’Ordine che abitano nelle caserme vengono considerate come “case a disposizione” e, in quanto tali, pagano l’IMU 2013 regolarmente.