Particolarmente atteso dagli appassionati di survival horror e della serie Fatal Frame in particolare, Project Zero: Maiden of Black Water (Wii U, 49,99 euro) arriva in occidente a un anno di distanza dall'uscita giapponese, purtroppo con una localizzazione che non include la lingua italiana: il gioco è completamente in inglese, dialoghi e testi a schermo.
Si tratta ad ogni modo di un episodio di valore per il franchise, ambientato nei pressi del misterioso Monte Hikami, un luogo in cui spesso le persone si recano per togliersi la vita e che presenta dunque un'abbondanza di spiriti e fantasmi che non trovano pace. La nostra missione, nei panni della bellissima Yuri (ma anche di Miu e Ren, a seconda degli stage) sarà quella di esplorare la montagna di notte, armati solo della Camera Obscura, un'antica macchina fotografica che ha il potere di scacciare gli spettri, alla ricerca di alcune ragazze scomparse. Caratterizzato da una grande atmosfera e da una narrazione che attinge a piene mani dalla tradizione cinematografica horror giapponese, Maiden of Black Water mantiene certamente tutti gli spigoli e il "legno" dei survival horror classici, nell'ottica di un gameplay che non aggiunge nulla di nuovo al genere e in alcuni casi accusa momenti di stanca, ma coinvolge e appassiona fin dai primi minuti: i fan della serie non rimarranno delusi.
Mostri, mostri e ancora mostri
L'aggiornamento dell'eShop di questa settimana sembra pensato per Halloween; e così, oltre al già citato Project Zero: Maiden of Black Water, abbiamo il ritorno di Resident Evil 4: Wii Edition (Wii U, 14,99 euro fino al 5 novembre, dopodiché 19,99), nonché il debutto di Slender: The Arrival (Wii U, 6,74 euro fino al 5 novembre, dopodiché 8,99) e di The Binding of Isaac: Rebirth (Wii U e New Nintendo 3DS, 14,99 euro).
Il primo non ha bisogno di grandi presentazioni, trattandosi di uno dei capitoli più amati della serie Capcom, quello che ha introdotto per la prima volta un gameplay più agile rispetto ai comandi in stile "carro armato" delle origini, e che possiamo apprezzare nell'edizione realizzata appositamente per Wii, che vanta controlli a rilevazione di movimento per la mira. Potremo dunque muovere Leon con lo stick analogico del Nunchuk e mirare puntando verso lo schermo il Wii-mote, piazzando headshot a volontà: un acquisto imperdibile per chi vuole rivivere questa avventura. Meno strutturata e più votata al puro e semplice "salto dalla sedia" risulta invece essere l'esperienza offerta da Slender: The Arrival, che arriva su Wii U a due anni e mezzo di distanza dal debutto su PC. Ci troviamo di fronte a un horror di poche pretese, laddove si vada a scavare oltre la superficie, ma capace effettivamente di spaventare e dunque ottimo per chi è alla ricerca di un prodotto del genere, venduto peraltro a un prezzo molto accessibile. Veniamo infine a The Binding of Isaac: Rebirth, disponibile da questa settimana sia per Wii U che per New Nintendo 3DS (non compatibile con il 3DS standard, occhio) un divertente action game a base procedurale in cui controlliamo nuovamente il giovane protagonista del primo episodio, alle prese con stanze che possono contenere ogni tipo di minaccia e incredibili mostruosità, specie fra i boss. Molto impegnativo, ma anche immediato e sorprendente nelle sue "perversioni", il titolo di Edmund McMillen ha conservato intatta la propria carica dirompente.
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