Chi intraprende una dieta dimagrante lo sa: prima o poi il dimagrimeto ottenuto al prezzo di estenuanti sacrifici sarà vanificato. Conosco tante persone che si sono impegnate con tanta (spesso eroica) forza di volontà e sono riuscite ad avere delle bellissime silhouette. Con grande soddisfazione.
Poi però - dopo alcuni mesi - il corpo ha gradualmente ed inavvertitamente ripreso la forma che aveva prima. E allora ci pare inutile tutto il periodo di duri sacrifici, le rinunce, le parcelle date generosamente al nutrizionista.
Spuntano a questo punto sensi di frustrazione e di colpa e allora magari si pensa: 'Vabbè, sono fatto così, d'ora in avanti non mi preoccuperò più della linea... chi se ne frega!". Un'altra reazione può essere quella di intraprendere un'altra dieta ancora più drastica. Che prelude a un altro fallimento.
Il fatto triste è che le diete NON funzionano. Purtroppo.
Sappiamo che la nostra mente ha un potere assoluto sulla nostra realtà e quindi anche sul nostro corpo. Nella nostra mente è custodita un'immagine di noi stessi. Ed è la mente che traduce quest'immagine in realtà, con tutti i mezzi a sua disposizione.
Se con una dieta forziamo questa immagine, la mente non tarderà a ristabilirla - con tutti i mezzi che ha a disposizione.
Quando parlo di "tutti i mezzi a sua disposizione" mi riferisco a comportamenti alimentari che il corpo mette in atto in maniera automatica e inconsapevole.
L'unico modo per ottenere un risultato che non preveda sacrifici e che si mantenga nel tempo è necessario dunque cambiare l'immagine che abbiamo nella nostra mente di noi stessi.
Posso affermare quanto sto dicendo perchè l'ho sperimentato personalmente. Tutte le diete portavano a un fallimento, dopo poco o molto tempo. Due anni fa ho cambiato l'immagine mentale che avevo di me e il corpo si è adeguato gradulamente, perdendo svariati chili. Non mi sono più preoccupato di quello che mangiavo... e il mio corpo (o dovrei dire la mia mente) ha manenuto il peso a cui sono arrivato.
D'altro canto avete sicuramente conosciuto qualcuno che mangia fino a strafocarsi e non riesce ad acquisire nemmeno un etto. O gente che mangia poco e tuttavia conserva delle rotondità eccessivamente pronunciate. :-)
La questione allora diventa: come si fa a cambiare l'immagine interiore che abbiamo di noi stessi?
Come al solito si tratta di entrare in uno stato alterato di coscienza (trance) come capita nel dormiveglia. E lì immaginarci più magri e felici di poter correre, saltare e fare - in modo più efficiente - tutte le attività che facciamo di solito. Condire quest'immaginazione con la certezza che siamo già così e con le emozioni di gioia che ne ricaviamo accelererà la mainifestazione di questa trasformazione fisica.
Deve cambiare la mente. Quindi smettiamola di parlare di noi stessi come 'sovrappeso', 'grasso' ecc. La mente crea in base a ciò che crediamo. Parliamo di noi stessi come persone che stanno riprendendo la loro "naturale conformazione fisica".
Dova va la mente... il corpo segue.