Esiste un gruppo di mamme che sosta davanti alla scuola elementare, ogni mattina, in ogni stagione.
Sono mamme vestite alla perfezione, spesso con la messa in piega fresca di parrucchiere, le scarpette alla moda, il trucco impeccabile.
Sono mamme che chiacchierano amabilmente, berciano e si chiudono in un cerchio impenetrabile ai più.
Sono mamme casalinghe, libere dagli impegni con i figli dalle otto e mezza alle quattro e mezzo, sveglie e moderne, pronte per provare l'ennesimo bar della zona e stilare la classifica del miglior cappuccino schiumoso e del cornetto più friabile.
Le mamme casalinghe vanno al bar tutte le mattine, chiacchierano dei loro figlioli, dei mariti, di ciò che prepareranno per cena, spesso, vanno a correre tutte insieme al parco, con la tuta e gli elastici nei capelli, affrontano la dieta del momento e fanno shopping di gruppo.
Esiste un mondo di mamme molto diverse da me che arrivo davanti alla scuola elementare tutta stropicciata solo tre volte a settimana perchè gli altri giorni inizio troppo presto a lavorare, spettinata e trafelata, con il giaccone sbottonato, un biberon con il latte in una mano, il grembiule nell'altra, la macchina in doppia fila, un lavoro con il badge che l'aspetta impietoso e torvo, l'eutirox che le naviga nello stomaco ancora vuoto.
Esiste un mondo di mamme davvero diverse da lei che non farà certamente colazione al bar ma berrà una cosa dal nome preoccupante come:bevanda al gusto di cappuccino, consumata in piedi davanti al distributore dell'ambulatorio, che certamente riuscirà a salutare a mala pena le sue colleghe e con le quali parlerà di sfuggita davanti alla fotocopiatrice infuocata tra un paziente e l'altro.
Esiste tutto un mondo intorno e lei lo deve proprio ammettere, nè è follemente invidiosa, fino alla radice dei capillari femorali.