Festivaletteratura - Bello anche l'incontro con Esmahan Aykol, autrice del giallo Hotel Bosforo (che consiglio a chi voglia farsi un'idea della Turchia moderna al di là degli stereotipi).
Sulla trentina, sopracciglia sottilissime, naso all'insù, sguardo malizioso e una massa di capelli ricci color rame che ricordano Nicole Kidman prima maniera, Esmahan dev'essere una che fa girare molte teste maschili.
La intervista la scrittrice Bianca Pitzorno, che fa una lunga introduzione sulle gialliste con particolare riferimento alla Christie, di cui consiglia l'autobiografia La mia vita (Mondadori) che parla molto dei suoi soggiorni all'estero come fotografa di scavi e moglie di archeologo.
Non potendo né volendo trascrivere tuttto l'incontro, mi limito come ieri ad alcune frasi qua e là della scittrice turca.
Nel 1999 sono andata a vivere in Germania nell'ambito del mio dottorato di ricerca sulla discriminazione della donna nella legislazione turca. Ma là mi sono accorta che esisteva anche una discriminazione contro i turchi, e che i tedeschi erano pieni di cliché sui turchi: es. mi chiedevano se conoscevo Mozart, o se nel mio paese ero costretta a mettermi il velo...
Così, per vendetta, ho concepito un giallo la cui vittima era un docente di diritto (NB: non è Hotel Bosforo. La Aykol ha scritto altri 3 gialli e un romanzo sull'emigrazione, non ancora tradotti in Italia).
I miei lettori sono al 98% donne. Io partecipo a molte letture pubbliche soprattutto nei paesi germanofoni, e vi assicuro che solo il 2% dei partecipanti è di sesso maschile: sono i mariti delle mie lettrici, che vengono, si annoiano a morte e guardano il soffitto.
Dopo la pubblicazione del libro, concessi un'intervista a un quotidiano turco islamico. Alla terza domanda il giornalista chiese: ma non si vergogna, lei che è una donna sposata – all'epoca ero sposata – a scrivere certe scene [di sesso]?
Invece una donna sui 55 annimi ha fermata per strada (io all'epoca ne avevo 31 ma Kati, l'investigatrice dei miei gialli, ne ha 45), mi ha presa per un braccio e, in riferimento alle affermazioni di Kati secondo cui non potrebbe mai andare a letto con un poliziotto, la signora mi ha detto: forse alla Sua età... alla mia non si rifiuta mai niente!
Finoa qualche anno fa la Turchia mi sembrava un pezzo d'Europa, pur avendo le sue peculiarità. Ma da alcuni anni qualcosa è cambiato, ci si sta allontanando da questi ideali europeisti, anche a causa dell'attuale governo islamico.
Le donne turche che conosco, me compresa, sono molto più libere e disinibite di quanto i giornali turchi non vogliano ammettere.
Però oggi la società e la politica turche stanno diventando sempre più conservatrici.
Il conservatorismo si vede per prima cosa sul corpo delle donne. Le donne sono in effetti la sua cartina tornasole.
Nel mio romanzo non giallo si parla di un nonno armeno che ha dovuto fuggire dalla Turchia orientale durante il genocidio; di una nipote che, intrappolata in una storia con un uomo sposato, decide di scappare in Inghilterra; e di molte altre storie di emigrazione incastrate le une nelle altre.
Fra le donne turche c'è tantissima inimicizia, rivalità, odio, anche perché sono l'anello debole della società (possibile influenza dell'harem: nell'harem ogni donna lottava a morte per il potere del proprio figlio preferito, a scapito degli altri figli e dei figli delle rivali).
In Hotel Bosforo, in Kati prevalgono l'amore per la giustizia e la curiosità di andare fino in fondo, sull'amicizia per Petra, che in fondo non era poi così profonda.
Questa domenica in Turchia si svolgerà il referendum promosso dal governo per cambiare 4 articoli della Costituzione del 1980, che è stata varata da una giunta militare dopo il colpo di stato di quell'anno.
Apparentemente si vuole assoggettare i militari a tribunali civili per i loro reati anche di quell'epoca, in realtà i giuristi ci hanno già spiegato che ci sarà comunque la prescrizione per quei delitti.
Inoltre l'attuale governo islamista cerca di far passare le proprie proposte come volte al bene comune, ma il referendum contiene anche una proposta di modifica costituzionale che renderebbe i giudici di nomina politica, quindi io la giudico molto negativa.
Considerate poi chi sono gli amici del nostro premier: Berlusconi, Putin, Ahmadinejab e altri ancora di cui vorrei dimenticarmi...