Esodati, ancora incertezza. Pensioni? Se alzano l’età ogni anno chi ci arriva più?

Creato il 13 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il futuro degli esodati rimane incerto mancano i fondi, è fallita l’alternativa alla riforma del governo. …Bufera sulla riforma pensioni, le novità introdotte dal governo Monti hanno suscitato forti polemiche …l’articolo 1 infatti della nuova proposta prevedeva che dal 2013 al 2015 con anzianità pari a 35 anni si potesse andare in pensione a 57 anni (lavoratrici dipendenti) a 58 anni (lavoratrici autonome e lavoratori dipendenti) e a 59 anni (lavoratori autonomi) . Il disegno di legge aveva trovato accordo bipartisan in parlamento, ma e stato poi subito rinviato affinché venga modificato. Una situazione disastrosa per gli esodati, dunque non resta che accontentarsi delle parole del ministro Fornero, che apre uno spiraglio. Ci sono persone in seria difficoltà che vanno tutelate, bisogna occuparsi delle persone che sono più in difficoltà e poi discutere pacatamente di altri caso. Così risponde il ministro Fornero. Dal 2013 si lavorerà tre mesi in più per pensioni inferiori…questi sono i dati emersi dalla società di consulenza finanziaria. La causa primaria di tale cambiamento e il meccanismo che dal 2013 adeguerà alle aspettative di vita. I nuovi requisiti per avere una pensione di vecchiaia 66 anni e tre mesi per gli uomini, 62 anni e tre mesi per le donne. Per le lavoratrici autonome si salirà a 63 anni e 9 mesi. Gli assegni di anzianità invece si avrà diritto dopo 42 anni e cinque mesi di contributi. In ogni caso fino al tutto il 2015, le donne potranno andare in pensione con 57-58 anni di età e 35 di contributi. Io mi chiedo ma se di anno in anno aumentano l’età della pensione siamo poi sicuri di arrivare a prenderla?

Vicky Acquamarina 0.000000 0.000000

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