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Esopianeti: migliaia di mondi da esplorare

Creato il 18 agosto 2015 da Sabrinamasiero
Rappresentazione artistica di un sistema planetario. Crediti NASARappresentazione artistica di un sistema planetario. Crediti NASA

Lisa Kaltenegger, astronoma della Cornell University di New York (Stati Uniti), durante la XIX Assemblea Generale della International Astronomical Union (IAU) ha tenuto un lungo colloquio su invito dal titolo “Exoplanets: Thousands of Worlds to Explore” (Esopianeti: migliaia di mondi da esplorare). Lisa Kaltenegger, astronoma della Cornell University, Ithaca, New York. Credit Media INAF. Lisa Kaltenegger, astronoma della Cornell University, Ithaca, New York. Credit Media INAF.

A Media INAF ha raccontato: «Stiamo vivendo un periodo davvero emozionante, dove stiamo continuamente scoprendo centinaia, migliaia di altri mondi che orbitano intorno ad altri soli. Per la prima volta nella storia dell’uomo abbiamo a disposizione la tecnologia per catturare la luce da quei mondi e capire come sono fatti. Per ora solo quelli molto grandi, per capirci ben più grandi di Giove, e che orbitano molto vicini alle loro stelle madri. Ma con i telescopi della prossima generazione, come ad esempio il telescopio europeo E-ELT, potremo fare lo stesso con quelli molto più piccoli, della taglia della Terra e che si trovano alla distanza giusta – né troppo vicina né troppo lontana – dalla loro stella per poter ospitare la vita. Catturare la luce di questi pianeti ci permetterà di cercare le tracce di fenomeni biologici. Insomma, tra pochi anni avremo davvero a disposizione gli strumenti in grado di dirci se davvero siamo soli o no nell’universo. Nel futuro ci saranno poi missioni spaziali come Cheops, Tess e Plato che, seppure con modi operativi e obiettivi differenti, porteranno una messe enorme di nuovi preziosissimi dati in questo campo di ricerca».

Fonte Media INAF – Tra telescopi ed esopianeti 


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