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Esperienza al Mac Master con Michele Magnani

Creato il 29 marzo 2014 da Annalisa @MakeUp_Pleasure
Giorni fa ho ricevuto l’invito a partecipare ad un lezione di trucco personalizzato con Michele Magnani, organizzata nel Mac Pro Store di via del Babbuino al costo di 60€ da redimere in prodotti. Ho prenotato di corsa, mi sembrava un’occasione da non perdere! Lasciarsi consigliare da un Senior di quella portata è una cosa che non capita spesso e, in tutta sincerità, ci speravo che prima o poi organizzassero anche a Roma un evento con lui.Innanzitutto devo dire che Michele è una persona adorabile: premuroso, gentile, modesto, spiritoso, un uomo che sa coccolare le clienti. I miei amici del Pro Store gli avevano parlato di me prima che arrivassi e ha voluto vedere il mio blog, si è interessato ai miei paciughi e mi ha ricoperta di complimenti *___*Poi mi ha mostrato alcuni dei suoi lavori e un libro con i trend di questa primavera: eyeliner bold, palpebre scolpite, labbra in colori zuccherosi e look molto minimal incentrati sulla cura e la luminosità della pelle.

Esperienza al Mac Master con Michele Magnani

Ciro, Michele Magnani e i miei capelli biondi :D

Venendo al sodo, mi ha mostrato il suo modo di fare la base: con i correttori va a camuffare le discromie più evidenti poi con un fondotinta leggero a base d’acqua uniforma il resto, in modo da ottenere un effetto seconda pelle estremamente fresco e naturale, illuminato da giochi di iridescenze sapientemente collocati. Lui ritiene che le naturali imperfezioni della pelle siano di gran lunga meno antiestetiche della grana pesante e artificiosa di un fondotinta molto coprente, nel tentativo di cancellare ogni inestetismo si nasconde anche ciò che di bello e buono ha la pelle. Lui quindi si è dichiarato non molto favorevole a certi contouring a tecnica grassa proprio perché comportano una stratificazione di prodotti che appesantisce l’incarnato e anzi auspica che si scelgano prodotti più leggeri anche per le spose, troppo frequentemente sovrastate da maschere di cera.  Dato che si era capito che mi piace sperimentare e a Michele la cosa garbava tanto, abbiamo deciso di fare un look pazzerello, fuori dagli schemi. Per cominciare mi è stata fatta la base: Ciro, il suo collaboratore, ha applicato un primer rosa per illuminarmi l’incarnato, poi ha sfumato (con un pennello piccolo e piuttosto inusuale) il fondotinta Face and Body nella colorazione C1 miscelato con un illuminante iridescente in crema, in modo da ottenere sulla pelle un effetto glow.  Michele mi ha spiegato che lui lavora solo con fondotinta gialli perché nascondono meglio i rossori e hanno una resa fotografica migliore, ritiene invece che quelli rosa ingrigiscano o risultino arancioni anche su incarnati freddi. Ha poi corretto le occhiaie con la palette di correttori miscelando un tono rosa con uno giallo e infine ha spolverato la cipria Blot solo sulla zona T
Per quanto riguarda gli occhi, Michele non è un amante dei look total mat in quanto li trova un po’ spenti, preferisce creare delicati giochi di iridescenze in modo da illuminare lo sguardo,  ben bilanciati con le polveri opache. Io che sono un’amante dello sbrillo ho annuito con soddisfazione e ho accolto con piacere l’idea di un eyeliner bold glitterato, realizzato con il Chromaline Marine Ultra e il pigmento in cristalli Reflects Purple Duo che, a dispetto del nome, è un blu con riflessi argento. Per rendere il look più particolare sull’angolo interno abbiamo usato del giallo arricchito da un glitter dorato.

Esperienza al Mac Master con Michele Magnani

Il bravissimo e dolcissimo Ciro all'opera

 Michele Magnani non è un fan dei rossetti nude, lui ritiene che le labbra in toni fruttati e floreali come il rosa orchidea, il corallo e il fuchsia diano immediata luminosità al viso, eliminano il grigiore della pelle e ringiovaniscono. Insomma è amico del colore: scelto e dosato bene risulta elegante e valorizza tutte.
Su di me ha voluto creare delle labbra ombrè utilizzando il Lip Mix Red e un punto luce con il pigmento Red Electric, un rosa fluo opaco che ha conferito un effetto velluto particolarissimo, mi spiace tanto di non essere riuscita a fotografarlo come si deve :(
Il trucco mi è stato completato con il contouring: Iluminante in polvere libera, terra Matte Bronze e blush Petal Power, un rosa con i riflessi oro.
Esperienza al Mac Master con Michele Magnani

Altri consigli che ho ricevuto riguardano la forma del mio occhio: colori scuretti per schiacciare la palpebra sporgente e kajal scuro per nascondere il rossore della rima interna e dare maggiore profondità ad un occhio molto grande e tondo. Dato che sono entrata in negozio con gli occhiali da vista, Michele mi ha dato anche qualche consiglio riguardo il trucco ideale per chi porta gli occhiali. Secondo la sua opinione la montatura degli occhiali non fa focus sui nostri occhi ma al contrario li cela, li scherma, di conseguenza il trucco va marcato di più e fatto in modo che il nostro sguardo non passi in secondo piano rispetto alla montatura. Detto ciò mi ha inoltre raccomandato – udite udite – di darci dentro di Kajal quando indosso gli occhiali. In quel momento ho iniziato a ridere tantissimo e ho dovuto spiegare a Michele che in realtà Clio & Co. non fanno che ripetere il contrario, ovvero che il kajal rimpicciolisce gli occhi e siccome i vetri da miope fanno altrettanto mettere insieme le due cose mozza lo sguardo. In quel momento ha riso molto anche lui, non poteva credere che circolassero leggende così assurde XD mi ha spiegato che se una donna mette il Kajal come fanno le bambine alle medie è normale che l’occhio tenda a risultare piccolo ma se impariamo a sfumarlo un po’ verso l’esterno questo inconveniente non si verifica e anzi lo sguardo ottiene un risalto tale che gli conferisce anche apertura. Inoltre il Kajal contorna l’occhio e fa in modo che guadagni quella definizione che gli permette di non farsi sovrastare dai bordi della montatura (specie se si indossa una scura e spessa come la mia) e di stabilire un nuovo equilibrio.
Insomma è stata un’esperienza davvero molto istruttiva oltre che divertente, ho avuto modo di confrontarmi con il parere di un grande professionista e con lui c’è solo da imparare. Il trucco mi è piaciuto molto e ho amato la forma con cui mi è stato applicato l’eyeliner, spero tanto di riuscire a replicare. L’unica cosa che non mi ha del tutto convinta è il fatto che mi sono stati usati toni troppo caldi per il mio viso: io non trovo che i fondi neutro rosati, come gli NW, mi ingrigiscano e quel genere di terra è troppo ambrata per un viso pallido e cianotico come il mio. Ciro mi ha spiegato che lui non ama la Toupe di Mac per il contouring perché troppo grigia e quindi innaturale per la pelle, io ritengo invece che sia ottima per creare zone d’ombra e al contrario la Matte Bronze era di un tono così arancio che non c’entrava nulla con le ombre naturali del mio viso che, di natura, sono piuttosto marroncine e grigiastre, risultava quindi un po’ stonata.  Con le luci artificiali tutto sommato l’effetto era gradevole, temo però che in pieno giorno il tono del fondo giallo si sarebbe notato troppo e la terra avrebbe fatto chiazze.
Esperienza al Mac Master con Michele Magnani

Le bellissime foto in alto sono state realizzate dalla mano artistica di Valentina, mua del Pro Store di via del Babbuino, questa invece l'ho scattata io dopo essere tornata a casa. Purtroppo il rossetto, causa gelato, si era rovinato e ho dovuto toglierlo, potete però notare il meraviglioso trucco occhi che Ciro, su indicazioni di Michele,  è riuscito a realizzarmi.
Esperienza al Mac Master con Michele Magnani
Ecco invece il mio bottino: Pennello da sfumatura 217, pigmento Platinum e scrub per il viso Volcanic Ash. Il pennello fino a qualche mese fa non era una mia esigenza, ero convinta di avere già uno piuttosto simile e invece mi sbagliavo. Ho cominciato a desiderarlo da dicembre, quando durante una Tecnique ho avuto modo di provarlo e di rendermi conto che ha ben poco a che vedere con il Sigma E20 che consideravo un suo dupe: identico nella forma ma completamente diverso in tutto il resto. Il pigmento Platinum è un argento con un tocco di dorato, inoltre presenta qualche vago riflesso sul verde. Ha un effetto foglia eccezionale, dopo averlo applicato le palpebre sembrano davvero di metallo. Riguardo il Volcanic Ash meglio che sto zitta, mi ero imposta di non comprarlo e invece eccolo qua -.-'' Sono una brutta persona e meriterei di inginocchiarmi sui ceci .___.
Questo è tutto, spero di non essere stata prolissa ma la lezione è stata lunga e interessante, valeva la pena condividerla con voi almeno un po' :)
Avete avuto un esperienza simile con Michele Magnani? Cosa ne pensate della sua filosofia sul make up?
A presto ^_^

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