Miei amati,
oggi post girly ed eco-friendly per parlare della mia esperienza con l’henné, detta anche la mia scoperta dell’acqua calda, siccome è probabile che questo tipo di tintura naturale fosse utilizzata pure nell’antica Roma. Ma pazienza.
Dovete sapere che il mio vecchio parrucchiere mi faceva sempre un impacco di henné neutro (cassia se non erro) che adoravo perché mi lasciava sempre i capelli morbidi e nutriti. Poi ho cambiato parrucchiere e ho fatto altri trattamenti più chimicosi ma avevo sempre voglia di tornare all’hennè, perché è molto nutriente e nel drammatico periodo della caduta dei capelli autunnale è sempre una manna. Così un bel giorno, complice il mio caro Pier che è un esperto in materia e gli sconti da ‘A Sapunara, mi sono aggiudicata un ricco mix per henné biondo della marca Hennè de Shiraz. So che altri brand producono mix simili e in realtà mischiando le erbe si può provvedere anche da soli ma io sono una niubba e quindi pazienza. Il prezzo è buono, circa 6 euro per 150gr di prodotto.

Il mio punto di partenza. Non vi spaventate. Avevo fatto solo lo shampoo (no balsamo, creme, etc)
Dopo settecento messaggi al povero Pier, ho coinvolto mia sorella nell’applicazione dell’henné semplicemente perché essendo entrambe scarse con le tinte fai-da-te ho pensato che unendo le nostre forze, saremmo riuscite a fare qualcosa di buono. Come potete vedere dalla foto, ho una bella ricrescitina (non faccio il colore da inizio settembre) condita anche da qualche capello bianco. Volendo io coprire solo la radice, ho utilizzato circa 50 grammi di prodotto.

La Pappetta maledetta.
Piccoli consigli: Per mischiare e applicare l’henné, mai usare utensili in metallo, meglio ceramica, plastica, legno. Per far sì che l’henné attecchisca, conviene non avere i capelli trattati con balsami, olii, etc; meglio fare un semplice shampoo, asciugare e procedere con l’applicazione. Per emulsionare, ho utilizzato circa una tazza da the di acqua calda, non ho fatto ossidare, nè aggiunto altre cose (camomilla, yogurth, etc) perché era il primo tentativo e mi sono attenuta ai suggerimenti avuti da Pier, che dopo avermi sopportato in questa occasione, credo meriti la santità. Ricordate di mescolare bene cercando di limitare i grumi.

Ecco cosa vi serve!
Vi serviranno:
- spazzola o pettine per pettinarvi il crine
- una molletta in plastica (detto anche il pinzettone)
- pellicola trasparente o una cuffia da bagno
- guanti monouso per non sporcarvi le mani
- un pennello (io ne ho usato uno in silicone di quelli da cucina. Da buona poraccia, questo avevo)
Dopo aver applicato l’henné con l’aiuto di pennello (e mani sante di mia sorella), ho raccolto i capelli nella pinza, messo una cuffia in plastica e poi un’asciugamano in cotone sottile, non tanto per tenere caldo ma soprattutto per non sporcare in giro. Ho atteso così circa due ore.

Il fascino proprio.
Risciacquare i capelli è stato abbastanza lungo, semplicemente perché non è facilissimo eliminare l’henné, specie se siete furbi come me e lo lasciate un po’ granuloso. Ad ogni modo, ho fatto poi lo shampoo e applicato una maschera per ammorbidire il tutto. Quindi ho fatto il mio solito styling, con olio protettivo e crema per le doppie punte.

Il risultato! (e perdonate l’espressione)
Risultati: (cliccare per allargare la foto) Come potete vedere dal risultato, la ricrescita non è totalmente coperta ma penso che dipenda dall’applicazione non perfetta e dal tempo di posa. Due ore non sono molte se si ha una radice bella scura e lo immaginavo, quindi non mi sono stupita molto, i bianchi invece sono stati coperti. I capelli sono lievemente più chiari e hanno assunto una lieve sfumatura più calda, a tratti sembra quasi albicocca/rossiccia, che mi piace abbastanza perché trovo sia naturale e si armonizzi abbastanza bene col resto della chioma. I capelli sono effettivamente lucidi e nutriti, che poi è ciò che volevo perché, chi mi segue lo sa, per me la caduta dei capelli è una vera ossessione e dunque cerco di curarli al meglio delle mie possibilità. Per chi temesse l’effetto verde: a me non è successo, anche perché pare accada se l’henné contiene picramato. Per dire, anni fa mia sorella fece un henné nero su capelli rossi tinti e ottenne simpatiche sfumature verde rame. Per evitare problemi, conviene sempre tagliare la testa al toro e provare la tinta su una ciocca nascosta.
In definitiva, penso alternerò l’henné alle tinture chimiche in modo da non esagerare con queste ultime per non danneggiare ancora di più la salute della chioma, essendo comunque conscia che facendo lo shatush, quindi decolorando, non posso pretendere di avere capelli splendidi (!) [Se vi interessa, dopo l’henné si può fare tranquillamente una tinta chimica dopo un paio di settimane. In teoria comunque l’henné scarica in un mesetto]
E voi? Avete mai provato l’henné? Lo provereste? Se avete altre curiosità, chiedete pure!
