Magazine Società

Esperimenti culinari made in Albion

Creato il 02 novembre 2010 da Lacocchi @laCocchi
La mia dieta ultimamente è tutt'altro che salutare.
La settimana scorsa ho provato per la prima volta l'ebrezza dei drinks inglesi. Quelli veri e propri.
Quelli che vai a casa della persona che ti ha invitata, e trovi due tavoli: uno con una miseria di cibo, due patatine e un vassoietto con le stramaledette "canapes" (delle tartine orripilanti con sopra cremine al formaggio e varie ed eventuali cipolle del caso), e poi c'è LUI. Lui inteso come il tavolo dei drinks.
La proporzione tra i due tavoli in questo paese è sempre sbagliata.
Mentre in Italia la proporzione sarebbe più o meno equa, e quindi diciamo: tot cibo X tot alcool= mi sbronzo ma sopravvivo, in questo paese la proporzione diventa: NO cibo X tot elevato alla terza alcool= mi sbronzo da morire e poi magari collasso in un taxi.
E il tavolo dei drinks, in quella casa, era una cosa enorme, pieno zeppo di bottiglie di vino di tutti i colori e tutte le bolle e non bolle.
E tu, ospite, appena varchi la soglia della casa della tizia o del tizio, vieni dotato di un bicchiere, e per tutta la sera c'è qualcuno che te lo riempie: "Un altro goccio di vino?" "Del vino?" "Ancora qualcosa da bere?" "Ma dai, non stai bevendo niente!" Tutto questo, rigorosamente senza mangiare.
Il mio stomaco, dopo quella sera, si è chiuso in silenzio stampa per tre giorni. La mia testa pulsava a propulsione. Il mio pensiero fisso era "Basta, io non bevo più."
Ovviamente, quattro giorni dopo sono tornata a pensare che gli astemi non mi piacciono, e che io non potrei mai essere astemia, e che il "Basta, io non bevo più" non s'ha da fare.
Drinks a parte, lavorare in un pub non aiuta di certo la mia dieta salutista e organic e chi più ne ha più ne metta. Perchè non è che lavoro in un centro benessere disintossicante, lavoro in un pub.
Dove patatine fritte, salsicce, hamburger, zuppe con doppia crema e quintali di porri e patate e frittumi vari sono all'ordine del giorno.
Ogni giorno, il nostro chef ci propone qualcosa di buono, succulento e inglese.
Potremmo iniziare con una deliziosa tortina al salmone e merluzzo tutto bello tagliuzzato che non puoi dire di no, con tanta patata e una vagonata di porro. E vicino tanta bella maionese. Che io detesto.
Insieme al merluzzo e al salmone.
Io non so che problemi abbiano gli inglesi con il porro. Il porro è onnipresente, in ogni piatto, c'è il porro. Pure nel gelato tra un po' ce lo mettono, per avere quell'alitosi di cipolla molto discreta.
Potremmo continuare poi deliziandovi con il Burger del pub: con uno spessore di circa 8 centimetri, l'impasto dell'hamburger prevede che all'interno vi sia almeno una cipolla rossa CRUDA, e almeno un paio di spicchi d'aglio.
Poi, il panino viene spolverato d'aglio, un po' come la bruschetta. Insalatina, doppia cipolla, patatine fritte al lato.
Vi posso assicurare che non fa bene alla pancia, allo stomaco, e nemmeno all'alito.
Perchè non proporvi poi un bel porro condito con dei funghi e del pollo, e una briciolina di riso? Perchè il riso chissenefrega, l'importante è il porro.
Scordatevi i risotti come quello che fa la vostra mamma che sta li a mantecare a lungo, e mescolare, e aggiungere il brodo, e poi aggiungere il formaggio e blabla... Qui bastano il nostro amico porro, il riso bollito, un paio di funghi, dei pezzi di pollo, doppia panna e il risotto è fatto.
Gnam gnam, insomma.
Ma vorrei lasciarvi con il mio piatto preferito in assoluto.
La soup of the day, o zuppa del giorno che si dica, che tutti voi vorreste trovare servita sul vostro piatto di ritorno da una lunga e faticosa giornata lavorativa.
Un insieme di gusti, pesci, porri, bacon e altri sapori contrastanti e molto poco commestibili che hanno lasciato il segno nel mio stomaco per un giorno intero: la "Smoked Haddock and potato soup".


L'Haddock, è un pesce a me sconosciuto. Tradotto in italiano secondo fonti googolate e attendibili come Pesce Eglefino, dentro la zuppa l'Haddock mi risulta come una specie di sardina molliccia, spezzettata e affumicata non si sa dove ne come.
Sabato entro fiduciosa nella cucina del pub, per prendere il cibo alla fine delle mie prime ore di un doppio turno lavorativo. Mi ritrovo lo Chef, che mi dice che il lauto pasto era quasi pronto.
Ritorno dopo cinque minuti e vedo una pentola con della roba bianca galleggiante dove sono riuscita a distinguere ad occhio delle patate, dei porri, ovviamente, e dei pezzi di bacon.
Nascosto sotto, molto sotto, lontano dagli occhi e pronto a tendere un agguato al palato, c'era lui.
Il pesce eglefino.
Mi siedo. Inizio a mangiare. Il porro si è impossessato di me fin dal primo cucchiaio. Forte e cipolloso.
Poi ho beccato un pezzo di bacon unito ad una patata sbollentata e alla doppia crema che galleggiava pesantemente nel mio piatto. Unto e patatoso.
Ancora non riuscivo a distinguere l'ultimo ingrediente, che dava alla zuppa un retrogusto di rete da pesca.
Poi, è stato finalmente il momento dell'haddock, o pesciolino eglefino.
Mollo ed insignificante, il pesce eglefino risulta al palato come risulta il baccalà, o stoccafisso: pesce puro appena pescato 100% mare che tagli con un grissino e ti conviene non masticare per la consistenza viscida e collosa.
Momento di silenzio. Il boccone eglefino stava a metà tra la mia gola e la mia trachea, indeciso se venire sputato di fuori o trangugiato in un sol colpo, e affogato in un litro d'acqua.
Vedo lo chef avvicinarsi. "Che faccio, che faccio?", ho pensato con faccia disgustata.
Il boccone eglefino scivolava lento e viscido verso la trachea.
Ho mandato giù tutto. In un sol boccone.
Segue dialogo tra lo chef (ch) e me (C):
Ch: "Ti piace la zuppa?"
C:" Si, dai, buona... Ma cosa c'è dentro di preciso?"

Ch: "Allora, patate, porro, cipolla, bacon, e haddock. Smoked haddock."
C: "Ah, smoked haddock..."
E così, nel mio cervello, in quel momento ho pensato a lui, e a questo video:

E poi ho detto: "MMMH, Smoked Haddock. Fenomenale!"
Ovviamente, lo chef non parla una pippa di italiano. E se ne è andato, convinto di aver fatto la miglior zuppa di pesce eglefino sulla faccia della terra.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

A proposito dell'autore


Lacocchi 2849 condivisioni Vedi il suo profilo
Vedi il suo blog

L'autore non ha ancora riempito questo campo

Dossier Paperblog

Magazine